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Viterbo - Picchiarelli contrario all'ipotesi di una centrale a Orte
"Nucleare, nessuno parla dell'autodeterminazione dei territori"
Viterbo - 14 gennaio 2010 - ore 19,45

Riceviamo e pubblichiamo - Leggo con enorme stupore e disappunto la notizia che riguarda la collocazione di una centrale nucleare nel territorio di Orte.

Più di una volta ho sottolineato come l’energia nucleare fosse tutto tranne che energia economica e pulita.

Quasi tutti i paesi del mondo stanno dismettendo “il nucleare”, gli altri paesi stanno tentando di allungare il più possibile il ciclo di vita delle centrali esistenti, poiché una centrale nucleare spenta è un costo enorme per la messa in sicurezza e per lo smaltimento della struttura.

Lo sfruttamento dell’energia nucleare, anche per quanto riguarda le centrali cosiddette di ultima generazione, si basa sull’uranio, una risorsa in forte esaurimento, significa quindi che nei prossimi anni la risorsa uranio costerà moltissimo e probabilmente fomenterà qualche nuova guerra su questo pianeta.

Per quanto concerne l’energia atomica non si può parlare di certo di energia sicura. Anche in Italia dove attualmente non sono presenti centrali nucleari, in forza del referendum che bocciò il nucleare con una percentuale vicina all’80%, si sono verificati incidenti nucleari con fuoriuscite di plutonio che hanno contaminato i ricercatori del centro Enea.

A prescindere dalle valutazioni di tipo tecnico scientifico che hanno di certo la loro valenza, il problema è l’autodeterminazione di questo territorio. Il futuro di questo territorio è già gravemente compromesso dalle servitù delle centrali di Montalto e Civitavecchia.

I cittadini devono essere protagonisti di uno “sviluppo sostenibile” che abbia a cuore le reali vocazioni di questo territorio e non possono cedere ai vuoti ed illusori ricatti di posti di lavoro che non si concretizzeranno mai. Sappiamo bene che la provincia di Viterbo deve decisamente puntare sull’agricoltura di qualità, sulle energie rinnovabili, sul turismo termale e storico artistico.

Appare singolare peraltro, che dopo aver sentito parlare per mesi di Montalto di Castro, come possibile localizzazione della centrale, oggi si parla di un altro paese sempre in provincia di Viterbo, Orte, suscitando in noi una spontanea domanda: è proprio scontato per il governo Berlusconi che la provincia di Viterbo debba necessariamente diventare territorio nuclearizzato?

Quasi a dire, da parte del Governo di centro destra che, comunque vada, uno dei 60 comuni della nostra provincia dovrà ospitare una centrale nucleare!.

Noi crediamo esattamente il contrario, riteniamo scontata la vocazione storica, culturale, ambientale ed agricola della nostra provincia e ribadiamo quindi che la crescita e lo sviluppo del nostro territorio debbano passare da questi concetti.

A questo proposito credo che gli appuntamenti in vista del rinnovo del consiglio Provinciale e Regionale devono parlare di questo, più che di fantomatiche ipotesi politiciste di alleanze.

Giuseppe Picchiarelli

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