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Sabato 16 gennaio, in piazza XX Settembre
Fuoco di Sant'Antonio, grande festa a Bagnaia
Viterbo - 15 gennaio 2010 - ore 13,40

Il fuoco di Sant'Antonio
- Sabato 16 gennaio, ore 18,30, tutti in piazza XX Settembre a Bagnaia per l'accensione del Sacro Fuoco di Sant'Antonio.

Un appuntamento molto atteso dagli abitanti dell'antico borgo, adulti e bambini. Un rituale che ogni anno attrae sempre più persone del capoluogo e dei paesi limitrofi.

L'iniziativa, promossa dall'assessorato al Decentramento del Comune di Viterbo in collaborazione con l'associazione Pro Loco e il Comitato Sacro Fuoco Sant'Antonio, si prolungherà anche nella giornata di domenica 17 gennaio.

“Attendiamo con molta ansia l'accensione del fuoco – ha confidato Carlo Belli, referente del comitato organizzatore -. Per noi quello è il momento in cui si raccoglie il frutto di quanto seminato durante un intero anno.

Nei mesi precedenti, durante il fine settimana si va a fare la legna. A dicembre si procede con la parte più burocratica: la richiesta di autorizzazioni agli uffici comunali preposti e i permessi al Comando di Polizia Locale, per esempio. Il concreto sostegno e supporto del Comune per noi è fondamentale.

Il nostro principale ringraziamento è rivolto al sindaco Marini e all'assessore Galati che, anche in quest'occasione, hanno mostrato la loro sensibilità nei confronti di questa nostra importante manifestazione”.

Ma la festa non si limita alla sola accensione del fuoco. Durante la serata di sabato, si potrà ballare e cantare insieme alla musica dei gruppi Avviso di Sfratto e Funktion e degustare presso gli stand appositamente allestiti i dolci tipici bagnaioli “cavallucci di Sant'Antonio” e i prodotti delle aziende agricole Manca e Mula.

Domenica mattina, alle 10 e alle 12, mentre il fuoco continuerà ad ardere, Don Franco Centini della Parrocchia di San Giovanni Battista impartirà la tradizionale benedizione agli animali.

“La festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, oltre a essere un'importante ricorrenza religiosa – ha sottolineato l'assessore al Decentramento Vittorio Galati – rappresenta per gli abitanti di Bagnaia una preziosa tradizione da tramandare negli anni. Da padre in figlio. Una montagna di legna, alta 8 metri, unisce un intero territorio.

E' davvero ammirevole l'entusiasmo con cui tanti giovani del posto organizzano e pianificano ogni minimo dettaglio. Un segnale evidente di come Bagnaia voglia mantenere viva questa bellissima tradizione”.

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