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Banca di Viterbo - Presentato il convegno che si terrà il 29 gennaio
Infrastrutture, la parola agli imprenditori
di Francesca Buzzi
Viterbo - 15 gennaio 2010 - ore 14,10

Il presidente Luigi Manganiello
Antonio Bertani, presidente regionale Ucid
Il direttore generale Massimo Caporossi
Manganiello con il presidente del collegio sindacale Roberto Migliorati
- Un convegno operativo e propositivo che abbia effetti concreti sull'economia del territorio e non si limiti alle belle parole.

E' l'obiettivo dell'incontro organizzato dalla Banca di Viterbo che si terrà il 29 gennaio per discutere di “Infrastrutture e reti d'impresa per lo sviluppo della Tuscia”.

“Il tema della manifestazione non è certo originale – annuncia il presidente Luigi Manganiello – ma è il modo in cui sarà affrontato che mi rende entusiasta.

L'incontro, infatti, è stato organizzato per dar voce agli imprenditori, ai rappresentanti delle amministrazioni locali e a tutti coloro che partecipano attivamente all'economia di questo territorio. Servirà a presentare le problematiche del settore e per proporre soluzioni concrete”.

Tra i relatori ci saranno nomi illustri del mondo dell'economia. “La star dell'incontro – dice sorridendo Manganiello – è Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis nonché “candidato” alla carica di senatore a vita: un nome che non ha bisogno di presentazioni. E poi Giuseppe Garofalo, professore di economia politica all'università della Tuscia, Gino Bella, ordinario di ingegneria meccanica a Tor Vergata”.

Di rilievo anche la presenza degli amministratori del Viterbese. “Hanno confermato la loro presenza il sindaco Marini – continua Manganiello – Alessandro Mazzoli, Ferindo Palombella, il vescovo Chiarinelli e il rettore Mancini”.

Il convegno è stato organizzato, tra gli altri, da Antonio Bertani, presidente regionale Ucid (unione cristiana imprenditori e dirigenti) che sottolinea come la conferenza non sarà fine a se stessa. “E' solo l'inizio di un percorso – spiega – che coinvolge il terziario, l'agricoltura e il commercio in generale per lo sviluppo del territorio. Daremo attenzione ai proprietari terrieri e agli imprenditori locali per discutere di infrastrutture nel quadro della sussidiarietà. L'economia deve viaggiare su iniziativa dei privati”.

La Banca di Viterbo scende in campo, quindi, per incentivare la produttività locale puntando sulle eccellenze del territorio e sui collegamenti con i poli economici vicini. “Servono collegamenti più rapidi e funzionali con Roma e Civitavecchia – continua Bertani – che potrebbero spostare una buona fetta di turisti verso la Tuscia puntando per esempio sulle terme, sui laghi e sull'agriturismo. Durante l'incontro discutere di queste possibilità e poi tra qualche mese verificheremo le proposte avanzate per capire se hanno avuto riscontri pratici”.

Questo è l'obiettivo del convegno: stimolare le attività produttive. “La Banca di Viterbo – sottolinea il direttore Massimo Caporossi – non vuole fare dibattiti politici, ma proporre cose concrete. E' per questo, ad esempio, che non parleremo di aeroporto.

Puntiamo sulle infrastrutture già esistente che possono e devono essere consolidate. Lo scalo aeroportuale è ancora al vaglio dei politici. E' una questione troppo evanescente per essere al centro di investimenti economici concreti”.

Soddisfatto infine il presidente del collegio sindacale Roberto Migliorati. "La banca - conclude - ha lavorato a questo progetto in maniera esemplare. Ormai è un punto di riferimento prezioso e indispensabile per tutta la Tuscia.

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