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Consiglio comunale - Interviene Marini - Diretta - Fine
Dazio, il Comune si costituirà parte civile
Viterbo - 15 gennaio 2010

Ore 18.45 - Il consiglio comunale prosegue con il question time. Botta e risposta consiglieri – giunta.

Si spazia dagli alloggi Ater agli orti. Ma se dentro si discute, fuori si continua a condurre un altro tipo di dibattito. Capannelli in cui l'argomento è uno solo. Le prossime elezioni e relative alleanze.

Chissà che non ne esca qualcosa.


Ore 17.35 - Quindi la vicenda della Corte dei Conti e le dichiarazioni rilasciate a tal proposito dal sindaco Marini al Messaggero.

“In cui esprime – dice Sposetti in una lettera distribuita – giudizi non lusinghieri sulla gestione e sulle scelte compiute dal sindaco, dalla giunta e dalla maggioranza che hanno governato la città fino al gennaio 2008”.

Parla il capogruppo Pd Sposetti. “Noi apprendiamo le notizie dalle esternazioni a un quotidiano che il presidente Gabbianelli ama molto, vorremmo sapere qui le notizie”. Sposetti ironizza.

“Io non faccio titoli – osserva Marini – faccio solo una valutazione nel merito delle domande che mi sono state fatte”.

La risposta di Marini viene interrotta. Non c'è possibilità di dibattito, il regolamento non lo prevede e Sposetti s'inalbera. Ma le regole sono regole.

Il sindaco riprende. “Rispondo chiaramente – continua – ho manifestato un senso di sgomento leggendo quella nota perché purtroppo e mi spiace, debbo confermare una scarsa capacità professionale di chi ha indirizzato gli atti che riguardano vicende legate alle società e di bilancio, ho criticato la professionalità.

Mi è stato detto che la responsabilità è politica del sindaco. Sì perché a me la danno tutti i giorni.

Le società partecipate sono state probabilmente gestite in modo errato, se ne assume la responsabilità chi le ha condotte. Ci sono analisi fatte per arrivare alle responsabilità. Questo ho detto, altro no.

Altro non mi sono permesso di dire. Poi confermo che questo anno e mezzo è stato grigio, per le difficoltà. Altro non ho detto”.

Sposetti chiede che s'inserisca all'ordine del giorno la discussione sulla relazione.


Ore 17.15 - Si parte eccezionalmente dalle interrogazioni urgenti. Visto che il sindaco Marini deve lasciare il consiglio per impegni.

Parte Mezzetti con un'interrogazione che riguarda l'inchiesta Dazio.

“Chiedo al sindaco se intende o meno costituirsi parte civile. La Procura ha concluso le indagini. Uno dei processi è fissato per il 20 gennaio. Il Comune o si costituisce o no. Un altro si discuterà il 2 febbraio. Non si può rimandare. Vorrei su questo una risposta chiara”.

Il sindaco replica: “A seguito della sua interrogazioni, ho chiesto agli uffici sulla conclusione delle indagini. L'amministrazione si costituirà parte civile. Verificherò se ci sono stati disguidi, ma noi non abbiamo conoscenza delle date che lei ha enunciato”.

Sul fatto che il Comune non abbia informazioni, Mezzetti dubita, ma Marini conferma la circostanza.


Ore 17.05 - Primo consiglio comunale del 2010. Con un avvio frizzante, in clima elettorale.

Oltre ad assessori e consiglieri, responsabili di partito. C'è Gabriela Grassini (Pdl) con Gianmaria Santucci (Udc). I due parlano. E insieme a Sposetti (Pd) hanno preso un caffè al bar.

Il quadro politico si complica.

Il capogruppo del Partito democrativo Sposetti esordisce in una nuova veste. Fa volantinaggio.

Distribuendo ai consiglieri volantini con su stampato un articolo del Messaggero sul deficit comunale e i rilievi della Corte dei Conti e una sua lettera a sindaco e presidente., insieme a una copia della Costituzione.

Sul banco della giunta, due ragazzi, il presidente del consiglio comunale dei giovani che poi prende la parola e un consigliere.

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