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Montalto di Castro - Il sindaco Carai illustra i progetti futuri
Al Comune il riconoscimento "Un bosco per Kyoto 2010"
Viterbo - 15 gennaio 2010 - ore 18,00

Riceviamo e pubblichiamo - Il 12 gennaio, nel corso di una cerimonia che si è svolta a Roma, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, nella sala della Protomoteca del palazzo del Campidoglio, la Giunta del Comune di Montalto di Castro ha ricevuto l’ambito riconoscimento internazionale Un Bosco per Kyoto 2010, attribuitogli dalla prestigiosa Associazione Kronos per l’impegno profuso nel limitare i danni del riscaldamento globale e dei relativi cambiamenti climatici, attraverso una politica di riduzione delle emissioni di gas serra e di difesa dell'ambiente naturale.

La recente inaugurazione sul nostro territorio di un impianto fotovoltaico da 24 MW, che sommato ai 6 MW già installati, rendono Montalto di Castro primo produttore italiano di energia elettrica fotovoltaica, ha certamente influenzato la scelta della competente giuria, ma questo riconoscimento ha un significato più ampio.

E’ infatti dall’inizio del 2004, con l’approvazione unanime del Consiglio Comunale di un documento di politica ambientale, che l’Amministrazione ha preso coscienza che lo sviluppo di ogni comunità trova un invalicabile limite nella sua sostenibilità sociale ed ambientale ed ha assunto la qualità ambientale a riferimento della propria azione di governo del territorio.

L’azione messa in campo in questi anni per attuare la politica approvata, confermata dall’approvazione unanime del Consiglio Comunale di un secondo documento alla fine del 2006, si è sviluppata lungo cinque direttrici finalizzate ad assicurare: la qualità dell’ambiente, la sostenibilità ambientale dei servizi al cittadino, l’efficienza nell’uso delle risorse e dell’energia, la qualità del territorio e della vita della popolazione, la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali. I risultati conseguiti in questi sei anni sono oggi sotto gli occhi di tutti:

opera nell’Amministrazione Comunale un Sistema di Gestione Ambientale, registrato EMAS e certificato ISO14001, conforme ai più prestigiosi standard europei ed internazionali;

sono stati realizzati interventi finalizzati al contenimento dei consumi di acqua potabile, all’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti, che è aumentata del 500%, ed al miglioramento della depurazione dei reflui civili;

è costantemente monitorata la qualità dell’aria, con particolare riferimento al particolato fine ed all’ozono, che pur mantenendosi nei limiti di legge costituiscono dei potenziali pericoli per la salute umana;

è stata bonificata un’area nella quale erano illegalmente interrati circa 2000 tonnellate di pneumatici;

è attivo un forum sociale in cui i cittadini possono discutere le scelte ambientali dell’Amministrazione;

è disponibile sul sito internet del comune una Dichiarazione Ambientale verificata che informa su politiche, problemi, e progetti dell’Amministrazione inerenti l’ambiente.

Molto è stato fatto in questi anni, ma tanto resta ancora da fare.

L’Amministrazione è cosciente di ciò e, non a caso, la sua politica ambientale, stabilisce che: prevenire l’inquinamento, minimizzare i consumi di risorse non rinnovabili, perseguire il miglioramento delle proprie prestazioni, promuovere stili di vita e modelli di produzione compatibili con l’ambiente, valorizzare i beni ambientali e culturali presenti sul territorio, ecc. sono obiettivi da perseguire con continuità.

Nuove sfide attendono però questo comune, il cui territorio è da più parti indicato come futura sede di uno o due reattori nucleari. Queste indiscrezioni non saranno ufficialmente confermate sino a che il governo, nei prossimi mesi, non detterà le disposizioni per identificare l’idoneità dei siti ad ospitare impianti nucleari.

L’eventualità che esse siano confermate aprirebbe però scenari con i quali l’Amministrazione dovrà necessariamente confrontarsi. Sarebbe infatti dirompente l’imposizione di uno o più reattori nucleari sul territorio di una comunità che, con una potenza di picco installata di 30 MW fotovoltaici, soddisfa completamente i propri bisogni elettrici con fonti rinnovabili e, al tempo stesso, offre un servizio al paese ospitando il più grande impianto termoelettrico italiano.

La sua economia, basata sul turismo e sull’agricoltura di qualità ne sarebbe infatti annientata e la popolazione tornerebbe a rivivere quella profonda crisi sociale ed economica in cui una scelta analoga l’ha già gettata trenta anni fa.

IL SINDACO
Salvatore Carai
Sindaco di Montalto di Castro

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