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Lettere - Scrive Francesco Paolucci sulla situazione nel quartiere di Santa Barbara
Slalom tra gli escrementi
Viterbo - 24 gennaio 2010 - ore 4,00

Riceviamo e pubblichiamo - Sono diversi anni che vivo nel quartiere di Santa Barbara e anno dopo anno la vita di quartiere diventa sempre più difficile a causa della maleducazione di alcuni proprietari dei cani.

Avete mai provato a fare una passeggiata a piedi o con i carrozzini sui marciapiedi?

Provare per credere, escrementi sparsi da tutte le parti, impossibile evitarli.
Neanche il famoso slalomista Tomba, o il migliore pilota di formula uno Massa sarebbero capaci di evitare l’impatto poco gradevole con la “popò“ dei quattro zampe.

Sicuramente questa volta non è colpa dell’amministrazione comunale, già più volte chiamata in causa da me, anche se voglio invitare i vigili urbani a farsi una passeggiata mattutina o serale (periodo migliore per incontrare i quattro zampe) in zona, per godersi di persona lo spettacolo.

Certamente con la repressione non si risolve il problema, anche se qualche multa salata a chi di dovere potrebbe far riflettere.

Come si potrebbe risolvere il problema? E’ semplice voi direte basta raccogliere il tutto da terra e depositarlo nel cestino.

Vi sembra un gesto facile da compiere soprattutto alla mattina presto quando ancora gli occhi sono socchiusi e non si è neanche in grado di vedere eventuali alberi posizionati sul marciapiede, o alla sera, dopo una giornata piena di impegni lavorativi dove l’oscurità limita la visibilità.

Non voglio assolutamente offendere nessuno ma un po’ di buona volontà di alcuni proprietari renderebbe tutti quanti più felici.

Molte famiglie scelgono di vivere fuori dal centro abitato per far condurre una vita più agiata ai quattro zampe,anche sapendo di andare incontro al disagio della distanza dal posto di lavoro questo veramente dimostrerebbe di amare i “propri amici”.

Tengo a precisare che essere proprietari di un animale non vuol dire essere sempre dei maleducati, perché non tutti hanno questo comportamento.

D’altronde dal momento in cui si decide di accogliere un animale in famiglia è perché lo si ama e questo bene deve durare per tutta la vita un po’ come i figli, solamente che con il tempo loro diventano indipendenti e autonomi mentre i “quattro zampe” rimangono sempre “eterni neonati” che hanno bisogno dei genitori-padroni che gli ”cambiano il pannolino” sia alla mattina che alla sera.

Mi scuso per l’esempio semplicistico da ”libro cuore“ spero comunque di aver reso l’idea.

Il cane è il migliore amico dell’uomo, ma attenzione anche l’uomo deve rimanere amico del cane, aiutandolo nella vita di tutti i giorni.

Ringrazio con affetto la redazione per lo spazio concesso.

Francesco Paolucci.

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