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Camera di commercio - Al lavoro uno staff di 34 specialisti
Arbitrato, uno strumento per risolvere le controversie economiche
di Francesca Buzzi
Viterbo - 25 gennaio 2010 - ore 16,15

Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio
Alessandro Bruni, vicepresidente del consiglio arbitrale
- Liti condominiali, controversie economiche e di consumo. Per risolverle non c'è più bisogno del giudice, ma si può scegliere l'arbitrato.

La Camera di commercio ha messo a punto un nuovo sistema per risolvere i contenziosi tra imprese e cittadini senza finire in tribunale. E' l'arbitrato. Uno strumento che ha valore esecutivo, ma costi di istruttoria molto contenuti.

“Abbiamo pensato all'arbitrato – spiega il presidente della Camera di Commercio Ferindo Palombella – perché intendiamo difendere le imprese cercando però di evitare di aprire cause lunghissime e costose per i contendenti”.

Uno strumento che è stato reso possibile grazie alla collaborazione della Camera di Commercio di Viterbo con gli organi dei professionisti. “I commercialisti, i consulenti e le associazioni di categoria – continua Palombella – sono al nostro fianco in questa avventura. Loro si occuperanno di apporre delle clausole particolari nei contratti di lavoro in cui si specifica che in caso di controversie si scelga la strada dell'arbitrato”.

In tutto ci sono tre modalità di arbitrato. La prima è la più complessa che prevede tre arbitri: uno per ognuno dei due contendenti più uno super partes. Poi c'è l'arbitrato rapido e quello rapido documentale. Nel primo caso si arriva ad una conclusione del contenzioso in 90 giorni, nel secondo ne bastano addirittura 60.

“La velocità è una delle caratteristiche più interessanti – sottolinea Alessandro Bruni, vicepresidente del consiglio arbitrale – perché i tribunali italiani sono intasati dalle pratiche relative a liti di lieve entità e l'arbitrato snellisce il carico considerevolmente”.

Gli arbitri sono in tutto 34, dei quali 8 sono stati istituiti questa mattina. Ne fanno parte avvocati, commercialisti, ingegneri, giornalisti. “Cercheremo con il tempo – conclude Bruni – di averne almeno uno per categoria. Così per ogni caso c'è un esperto in materia”.

L'arbitro, ovvero il giudice, può essere scelto di comune accordo dai contendenti altrimenti viene imposto direttamente dalla Camera di Commercio che mette a disposizione un ufficio apposito per programmare e dare informazioni sugli arbitrati.

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