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Tuscania - L'opposizione ricorda al sindaco che il progetto è stato approvato all'unanimità dal consiglio comunale
"Centro Alzheimer, il merito è anche nostro"
Viterbo - 25 gennaio 2010 - ore 18,10

Riceviamo e pubblichiamo - Siamo rimasti spiacevolmente sorpresi dalle dichiarazioni del sindaco Natali, fatte a proposito del trasferimento dei fondi al Comune di Tuscania, da parte della Regione Lazio, per la realizzazione del centro Alzheimer.

A fronte di una notizia che conforta e gratifica l’intera città, e fa segnare uno snodo fondamentale, per il compimento di un’operazione travagliata, che sembra ormai aver imboccato il tratto conclusivo, il primo cittadino ha dimenticato di citare in maniera, a nostro avviso, improvvida, tutti coloro che in questi anni hanno lavorato per raggiungere tale obiettivo.

Ovviamente non doveva fare nomi o citazioni particolari: bastava semplicemente che avesse ricordato il clima di concordia istituzionale che ha accompagnato le recenti fasi dell’operazione.

Invece, nemmeno una parola su tutto ciò, come se la cosa non lo riguardasse, o fosse scontata.

Ci sembra opportuno ricordare, quindi, che il finanziamento per il centro Alzheimer (per onestà va ricordato che fu reperito in una Finanziaria nazionale dall’allora senatore Michele Bonatesta) era da anni immerso nei meandri del bilancio regionale, e che fu Regino Brachetti, nella veste di assessore regionale, a riesumarlo, così come fu l’amministrazione comunale di cui lui faceva parte allora, a riportare d’attualità un progetto che sembrava perso.

Ma soprattutto va ricordato che sul progetto è stata registrata, sempre l’unanimità del consiglio comunale, con una convergenza che ha superato qualsiasi “marcatura” politica.

Il voler evidenziare “collaborazioni privilegiate” con l’assessore agli Annunci, Giuseppe Parroncini, come ha fatto il sindaco, con una evidente caduta di stile, ci sembra, quindi, del tutto fuori luogo.

Del resto, non è la prima volta che ciò accade: nelle scorse settimane abbiamo osservato un comportamento analogo, nei casi delle roboanti notizie che hanno riguardato la copertura della ex Chiesa di San Francesco; il recupero delle mura castellane; quello della rupe di via dell’Olivo (sempre per onestà, progetto precedente alla nostra amministrazione).

Interventi per circa un milione e mezzo di euro complessivi, arrivati a Tuscania sempre in virtù dell’impegno di Regino Brachetti. Ma tant’è: nelle sue analisi partigiane, il sindaco Natali sembra rievocare la macellaia Parisina del delizioso film “Non ci resta che piangere”, pronta ad attribuire al perdigiorno Mario (Troisi), i meriti del compagno di viaggio Saverio (Benigni)”.

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