Riceviamo e pubblichiamo - Dopo il flop del "poliziotto di quartiere" e delle "ronde di quartiere" ora ci si è messa anche la dichiarazione di Fabio Desideri (Pdl), vicepresidente della commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio che, con lo slogan “Qualcuno ha visto l'infermiere di quartiere?", richiama un’altra “bufala” di Marrazzo, quale triste fenomeno che, nostro malgrado, ci riporta ad una cruda realtà: i cittadini sono sempre più in balia di una politica distante anni luce dagli interessi della collettività, soprattutto se certi provvedimenti abbisognano di risorse economiche per garantire concretezza nella sanità e nella sicurezza.

Le effervescenti dichiarazioni di Fabio Desideri, forse da valutare come un tentativo di ingigantire le “disgrazie” dell’ex governatore Marrazzo, mi consentono di richiamare la spiacevole situazione in cui versa la categoria degli infermieri e degli operatori sanitari in generale.

Altro che “infermiere di quartiere”, laddove imperversa una cronica carenza nazionale stimata, oggi, in ben 40 mila unità che non si riesce a colmare per il reiterato blocco dei concorsi e degli organici ospedalieri. Desideri dovrebbe sapere che il governo di oggi, come il governo di ieri, non hanno mai attuato una attenta e seria politica in favore di questi professionisti della sanità, tanto da determinare il pregiudizievole contesto in cui versa l’intera categoria.

Pertanto, al vicepresidente Desideri, anziché sparare sulla Croce Rossa, consiglierei di attivarsi in seno al suo partito per risolvere almeno alcune serie difficoltà che condizionano pesantemente i lavoratori del servizio sanitario:

1 - sblocco immediato del contratto della sanità privata, scaduto da oltre 4 anni;

2 - sollecito avvio dei concorsi pubblici per infermieri e adeguamento degli organici nelle corsie ospedaliere, negli ambulatori specialistici e nei servizi territoriali;

3 - rapida risoluzione del “precariato” che, ancora oggi, coinvolge migliaia di infermieri in continua ansia per il loro futuro lavorativo;

4 - forte adeguamento economico per tutte le indennità connesse alla professione infermieristica, tra le quali la pronta disponibilità, lo straordinario, le festività, i turni di notte e il rischio di malattie infettive, vergognosamente ferme da oltre 20 anni.

Se questo nostro …desiderio fosse anche sentito da Desideri, allora si potrebbe parlare di una nuova politica che si riconosce nel bene supremo dei cittadini e delle loro sacrosante istanze, altrimenti ci troveremmo di fronte all’ennesima pura ed inconcludente propaganda elettorale.

Roberto Talotta
lista civica Sposetti sindaco