L'ospedale Belcolle

- Sabato 30 gennaio, a partire dalle 9 presso il Grand Hotel Salus e delle Terme di Viterbo, si terrà il convegno “Percorsi diagnostico terapeutici in endocrinologia”.

Si tratta di un appuntamento di notevole interesse in quanto ci si confronterà sul tema della patologia nodulare tiroidea che risulta in netto aumento tra la popolazione, sia per la maggiore attenzione che suscita da parte di cittadini e operatori sanitari, sia per le migliorate capacità diagnostiche derivanti dal sempre maggior ricorso all’esame ecografico. Analogamente, si riscontra un incremento nel numero di tiroiditi autoimmuni, derivante verosimilmente dal maggior ricorso al dosaggio anticorpale e agli esami ecografici.

L’iniziativa è stata fortemente voluta da Marcello Alberti, dirigente medico dell’ospedale Belcolle di Viterbo e specialista endocrinologo.

“La prima parte del convegno – spiega il dottor Alberti - verterà proprio sul percorso da seguire dopo il riscontro dei noduli alla tiroide, per selezionare i casi in cui l’agoaspirato sia necessario e per poterlo eseguire in tempi brevi permettendo poi di intraprendere la più appropriata terapia, medica, radiante o chirurgica”.

Un approfondimento analogo, inoltre, sarà fatto per le tiroiditi autoimmuni per le quali sarà fatta una distinzione tra quelle che devono essere trattate con terapia medica e quelle che devono solo essere controllate periodicamente.

“Vista, poi, la frequente associazione con il morbo celiaco e il diabete di tipo 1 – conclude Marcello Alberti -, nel corso del convegno affronteremo anche queste problematiche, riservando un’attenzione particolare al trattamento del diabete con gli analoghi dell’insulina, più sicuri ed efficaci delle vecchie insuline umane. Infine, verrà rimarcata l’importanza dell’autocontrollo glicemico per il buon controllo del diabete, con particolare riferimento ai nuovi strumenti di misurazione della glicemia.

Di particolare interesse si preannunciano le due tavole rotonde previste nel programma per la discussione e il chiarimento delle varie problematiche trattate, di cui una è riservata al percorso intraospedaliero nel caso di noduli tiroidei sospetti, l’altra al percorso ospedale territorio, che vede il medico di base come principale protagonista”.