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Balza a 144 il numero di licenziatari aderenti al progetto della Camera di commercio
Diciotto nuove imprese nel marchio Tuscia Viterbese
Viterbo - 27 gennaio 2010 - ore 15,50

- Turismo, agroalimentare e artigianato: sono questi i settori di appartenenza delle 18 nuove imprese che sono state ammesse nel Marchio collettivo Tuscia Viterbese, istituito dalla Camera di Commercio di Viterbo per valorizzare e promuovere le produzioni tipiche di qualità.

A decretarlo è stato nell’ultima seduta il Comitato di gestione e controllo del marchio, facendo balzare a quota 144 il numero dei licenziatari che possono fregiarsi della “doppia T”.

Il marchio Tuscia Viterbese viene rilasciato esclusivamente alle imprese operanti nella provincia di Viterbo per prodotti realizzati con materie prime di origine garantita, seguendo metodiche che rispettano la tradizione, l’ambiente, la sicurezza igienica e sanitaria, secondo quanto previsto da appositi disciplinari.

Inoltre alle aziende turistiche licenziatarie viene attribuito dall’Istituto nazionale per le Ricerche turistiche–Isnart anche il marchio di qualità “Ospitalità Italiana”.

“Con la ripresa dei lavori nel 2010 – dichiara Sergio Fornai, neopresidente del Comitato di gestione e controllo del marchio Tuscia – vogliamo dare continuità al lavoro svolto finora puntando prevalentemente su due aspetti: al’approfondimento dei controlli e razionalizzazione del sistema di controlli alle aziende licenziatarie in base a quanto previsto dai disciplinari; intraprendere nuove azioni di marketing e comunicazione non solo livello locale ma anche regionale e nazionale per far conoscere e valorizzare i nostri prodotti di qualità”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario generale della Camera di Commercio, Franco Rosati: “L’appartenenza al marchio Tuscia Viterbese offre alle imprese uno strumento di marketing in più per affrontare i mercati nazionali e internazionali, legando le proprie produzioni al territorio.

Fa piacere che sia le piccole imprese, sia alcune tra le più importanti cooperative agricole della provincia condividano questo progetto che, sempre più, concentrerà le sua azioni per promuovere nuove e più incisive modalità di commercializzazione”.

Queste le nuove aziende della provincia di Viterbo licenziatarie del Marchio Tuscia Viterbese:
Agriturismi: Giulia di Gallese, Tenuta di Santa Lucia di Soriano nel Cimino, Rio Coverino di Civita Castellana, Il Casaletto di Viterbo, Passo della Beccaccia di Canepina, Cerrosughero di Canino, I Giardini di Ararat di Viterbo;
Alberghi: Hotel Lido di Bolsena;
Ristoranti: Pane e Pomodoro di Civita Castellana, Capriccio di Mare di Montalto di Castro, Al Poggio di Valleranno, Villa San Michele di Vitorchiano, Locanda di Mirandolina di Tuscania, La Pineta di Bolsena;
Olio: Oleificio Sociale Cooperativo di Canino;
Vino: Cantina di Montefiascone;
Ceramiche artistiche: Creazioni Daniela di Viterbo, Ceramica e’ Fantasia di Capranica.

Per ulteriori informazioni: Sportello Marchio Tuscia Viterbese, Viale Trieste 127, tel 0761/324196 e il sito web di Tuscia Viterbese.

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