Riceviamo e pubblchiamo - Michael O'Leary, amministratore delegato della compagnia aerea Ryanair, insiste nel voler imporre nel nostro Paese le strategie relative al futuro sviluppo del trasporto aereo nazionale, affermando: "L'aeroporto di Viterbo non sarà costruito mai. Noi comunque non ci andremo mai. L'unico rumore è quello fatto dai politici locali".

Forse l'irlandese O'Leary non conosce, tra l'altro, le recentissime affermazioni del presidente della commissione Trasporti e comunicazioni della Camera, Mario Valducci, che non più di qualche giorno fa, a conclusione di un`importante indagine conoscitiva sul sistema aeroportuale italiano ha affermato che l'aeroporto di Viterbo  si farà, e che lo stesso deve partire al più presto.

Ormai è assodato che il trasferimento dei voli low cost da Ciampino a Viterbo non sia gradito alla Ryanair e a chi la rappresenta.

Questo non costituisce un problema per il futuro scalo locale che potrà indubbiamente contare su numerose compagnie concorrenti (magari italiane) intenzionate ad aggiudicarsi il mercato lasciato libero dalla compagnia irlandese.  

Riteniamo invece  che la caduta di stile  del  rappresentante della regina delle low cost non sia più da considerare un episodio isolato: provare a dettare le regole nel nostro Paese, soprattutto quando le decisioni sono state ormai sancite dal ministro dei Trasporti Matteoli, dal governo e dall'Enac, appare quantomeno poco carino.

Se tanti pensieri occupano la mente del signor O'Leary lo scalo viterbese, allora è davvero più vicino di quanto si pensi.

Tuscia vola