Daniela Bizzarri

Riceviamo e pubblichiamo - E’ già da tempo che sono in contatto con Sonia Innocenti, la sorella di Simona, la giovane disabile con la sua storia annosa, che si era rivolta a me, rivendicando una grave discriminazione ai danni sia della sorella e sia delle persone preposte alla sua assistenza.

Avevano di comune accordo deciso di evitare grossi effetti mediatici, ma di cercare insieme di risolvere il problema.

Purtroppo la loro storia ancora una volta ha riempito le pagine di tutti i quotidiani e giornali on line, rifacendo loro rivivere tutta la loro odissea. Non era questo il loro scopo.

Di solito, anche nel mio lavoro quotidiano, prima cerco di risolvere il problema con le mie forze, poi quando mi accorgo di trovare un muro cerco di smuovere l’opinione pubblica.

In effetti ci sono stati incontri sia con l’assessore Sabatini che con il presidente dell’Ater, proprio per capire se errore vi era stato, come si poteva porre rimedio.

Purtroppo l'assessore Sabatini, prontamente ha risposto alla stampa, e da quello che è emerso dalla sue dichiarazioni, questo mi ha fatto notare in mattinata la sorella Sonia, che addirittura ora si vuole dare a intendere che la colpa per la mancata attribuzione dell’abitazione, è imputabile a loro perché “... non è seguita da parte degli interessati, apposita e conseguente sottoscrizione contrattuale, resasi successivamente impossibile per il decesso dell'assegnatario.”

Occorre sottolineare che questa cosa, non è mai stata chiesta ai diretti interessati, i quali, ovviamente non hanno ottemperato a questo atto che sembrerebbe determinante.

E’ vero che in questo momento è iniziata la campagna elettorale, e c’è una corsa a screditarsi a vicenda, invece di risolvere il problema, ma ritengo che la cosa principale sia la dare pace e giustizia a questa famiglia, e chi riesce a compiere questo “miracolo”, avrà i dovuti ringraziamenti, indipendentemente sia di destra o di sinistra.

Per quanto mi riguarda io faccio solamente il mio lavoro.

Daniela Bizzarri
Consigliera di Parità della Provincia di Viterbo