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Il sindaco Giulio Marini |
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Riceviamo e pubblichiamo - L'amministrazione comunale sta cercando di individuare una soluzione al problema abitativo della famiglia Innocenzi.
Comprendiamo lo stato di disagio e le difficoltà della della signora Giovanna e di sua figlia Simona. Nessuno le vuole allontanare dall'abitazione in cui attualmente vivono, né tantomeno, come è stato più volte riportato sugli organi di stampa, condannarle alla segregazione in casa.
E' chiaro che il Comune, pur rispettando e comprendendo la difficile situazione delle due donne, debba comunque attenersi a delle regole.
Di fronte alla mancata ottemperanza alle procedure burocratiche previste e di fronte alla mancanza di requisiti richiesti, necessari e fondamentali per l'assegnazione di tale immobile alla famiglia Innocenzi, l'amministrazione non può ignorare le norme che regolano le assegnazioni degli alloggi e la relativa composizione dei nuclei familiari.
Comprendiamo il disagio della famiglia viterbese: purtroppo, però, ci sono delle difficoltà amministrative e burocratiche oggettive che il Comune non può risolvere, né sbloccare in brevissimo tempo.
A ogni modo, torno a ripetere, il problema della signora Giovanna e di sua figlia merita tutta la nostra attenzione, al di là di normative e requisiti. Ieri c'è già stato un incontro tra Comune e Ater: è nostra intenzione individuare la soluzione più adatta e più compatibile con le esigenze abitative di Simona e di sua madre.
Giulio Marini
Sindaco di Viterbo