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Elezioni provinciali - Alvaro Ricci (Pd) dice basta alla ridicola telenovela
L'accordo con l'Udc non porta consensi
Viterbo - 30 gennaio 2010 - ore 17,30

Alvaro Ricci
Riceviamo e pubblichiamo - Farsi interpreti dei segni. Quelli di un popolo del Pd. disorientato, che chiede alla dirigenza di sciogliere i nodi, con nettezza, senza politichese.

Giovedì scorso si sono riuniti, insieme al sottoscritto, i coordinatori di circolo di Viterbo Citta e delle sue frazioni.

Sono emerse alcune valutazioni, che condivido e che ritengo utile, prima della direzione provinciale convocata per martedì, socializzare.

1.L'iniziativa di Emma Bonino ha colmato oggettivamente un vuoto. Ora abbiamo un'ottima candidatura, che riapre una partita altrimenti complicata.

La Bonino è apprezzata per la coerenza di una esperienza politica contraddistinta da rigore ideale, serietà nell'impegno, trasparente ed indiscusso spirito di servizio e di grande carisma.

Caratteristiche e principi di un personale politico che la nostra gente rivendica per i propri dirigenti.

La direzione comunale ha colto questi caratteri , anticipando, con un odg, all'unanimità, dubbi e tatticismi paralizzanti del partito ai massimi livelli.

2.Recuperare poi un profilo di chiarezza programmatica.

Affermi a chiare note il Pd le sue priorità ed intorno a queste apra confronti e condivida alleanze possibili, verso il centro come verso sinistra.
Aeroporto, corridoio tirrenico, immediato completamento della trasversale, no a nuove servitù energetiche, bando al nucleare in provincia. Abbiano già dato.

Sono o no questi i capisaldi di crescita territoriali su cui incardinare una prospettiva di sviluppo?
Tengono su questo pateracchi politicisti?

3. Chiudere subito la telenovela Udc che forse si è spinta oltre il necessario.

Difficilmente sta in piedi, una evidente asimmetria politica e programmatica, una divaricazione incomprensibile di collocazione su due livelli istituzionali come Regione e Provincia.

Pensare che su questa doppiezza si sommino percentuali e consensi è pia illusione.

La Puglia ci dice, pochi giorni fa, che sommatorie di gruppi dirigenti, non fanno automatiche maggioranze in termini di consenso popolare.

Il Pd stia in campo con la sua identità e la sua dignità.
Non ci sono scorciatoie possibili.

Anzi perseverare oltre il dovuto nella ricerca di fantomatici nuovi equilibri non realizzati e sperimentati nel corso di un intero mandato amministrativo, rischia di evidenziare una sindrome da debolezza implicita.

Il Pd selezioni con il massimo di partecipazione democratica, le migliori candidature e vada avanti.

4.Ultima riflessione. Il governo della Tuscia passa per il capoluogo e non solo per le sue dimensioni elettorali.

Noi qui siamo impegnati quotidianamente ad evidenziare limiti e fallimenti di una classe dirigente di centrodestra che verrà catapultata all'assalto di palazzo Gentili.

E' pertinente porre la questione che venga colta l'opportunità di mettere in campo questo gruppo dirigente cittadino del PD e rivendicare la candidatura per la presidenza della provincia?

Non servono nomi subito ma è indispensabile e urgente condividere un ragionamento.

Alvaro Ricci
Coordinatore Pd Viterbo

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