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Giallo di Gradoli - L'avvocato Valentini smentisce
"Ma quale conclusione delle indagini..."
Viterbo - 8 gennaio 2010 - ore 2,45

Enrico Valentini, avvocato di Paolo Esposito
- "Avviso di conclusione delle indagini? A noi non hanno detto nulla...".

Così l'avvocato Enrico Valentini smentisce la notizia, comparsa su alcuni giornali, del 415 bis. Ovvero, dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari sul giallo di Gradoli.

"Noi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte del pm Petroselli - afferma Valentini, difensore di Paolo Esposito -. Del resto, sarebbe grave se una notizia di una tale importanza fosse stata comunicata prima ai giornali che alle parti. Ci sarebbe da preoccuparsi".

Ai legali di Esposito, ormai, non rimane molto da fare. "Se è vero che ci avviciniamo alla chiusura delle indagini - dice Valentini - non resta che aspettare di riceverne l'avviso ufficialmente. A quel punto inizieremo a prepararci per il processo".

Enrico Valentini, insieme al legale Mario Rosati, difende Paolo Esposito, l'elettricista di Gradoli accusato di aver ucciso Tatiana ed Elena Ceoban, madre e figlia moldave di 37 e 14 anni, scomparse il 30 maggio 2009. Da quel giorno di loro si è persa ogni traccia.

Tatiana e Paolo convivevano in una villetta a Gradoli, in via Cannicelle. Una relazione burrascosa la loro, fatta di liti e riappacificazioni. La rottura definitiva si era consumata dopo la nascita della loro figlia Erika, che proprio ieri ha compiuto 7 anni.

La bambina è in una casa famiglia di Bagnoregio dalla scorsa estate. Da quando, cioè, il padre Paolo è stato arrestato.

"Siamo felici che abbia potuto passare almeno il Natale con i nonni - dichiara Valentini -. Il prossimo passo sarà far vedere la piccola a Paolo. Sono stato a trovarlo in carcere il 30 dicembre. Era contento di sapere che Erika fosse a casa, ma è anche convinto che ormai, è giunto il momento che sia lui a vederla".

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