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Tarquinia - Carabinieri
Si fingeva infermo per chiedere l'elemosina
Viterbo - 10 giugno 2010 - ore 13,00

- Si fingeva invalido per chiedere l'elemosina. Poi, all'occorrenza, borseggiava le anziane signore che facevano la spesa.

Sono stati i carabinieri di Tarquinia a coglierlo con le mani nel sacco, alcuni giorni fa.

Si tratterebbe di un giovane rom di 28 anni che, spesso, si aggirava per il mercato di Tarquinia, fingendosi infermo, per muovere a compassione gli anziani e farsi dare qualche spicciolo.

L'uomo, che per meglio calarsi nella parte si era procurato un paio di stampelle, si avvicinava soprattutto alle pensionate e chiedeva loro l'elemosina. In passato era già stato allontanato dalla polizia locale ma qualche giorno fa è tornato a infastidire le anziane del mercato.

Finché, una mattina, dopo essere stato sopreso con 800 euro in tasca e con la stampella in spalla, è stato portato in caserma dai carabinieri. Qui è stato riconosciuto da una donna che si era recata dai carabinieri per sporgere denuncia, dopo essere stata borseggiata al mercato.

La signora avrebbe detto che, appena prima di essere derubata, l'uomo le si era avvicinato per chiedere l'elemosina. Una strana coincidenza, che ha spinto i militari a mettere in atto l'ordinanza emessa dal sindaco Mauro Mazzola, che vieta l'accattonaggio in centro e prevede il sequestro del denaro ottenuto con l'elemosina.

Era stata proprio questa ordinanza, tempo fa, ad alzare un polverone contro l'amministrazione comunale. Alcune associazioni di volontariato avevano duramente attaccato il sindaco Mazzola, accusandolo di "criminalizzare i poveri".

Il primo cittadino aveva replicato che l'ordinanza non era contro i bisognosi, ma contro i "furbetti" che approfittano della generosità altrui. E, secondo gli stessi carabinieri, quello del finto invalido non sarebbe un caso isolato.

I militari pensano che, insieme a lui, ci fosse un gruppo di "complici", dediti all'accattonaggio e al borseggio.


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