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Regione - Che deciderà sull'allargamento a 73 del consiglio dai 70 previsti dallo statuto
Gabbianelli in Regione, stasera la sentenza del tar
Viterbo - 10 giugno 2010 - ore 16,00

Giancarlo Gabbianelli
- Gabbianelli consigliere regionale, in serata la sentenza del Tar.

E’ prevista per la tarda serata di oggi la sentenza con cui la sezione II bis del tribunale amministrativo del Lazio, presieduta dal giudice Pugliese, dovrà esprimersi sui ricorsi contro l’assegnazione al centrodestra di tre seggi in più nel consiglio regionale.

La corte d'appello, a conclusione delle elezioni, per garantire un rapporto tra maggioranza e opposizione di sessanta a quaranta, aveva portato il numero dei consiglieri a 73. Tre in più rispetto a quelli previsti dallo statuto regionale.

Da quanto si apprende, l’esito più probabile è che si torni al numero previsto dallo statuto. Ipotesi che se dovesse realizzarsi porterebbe all'esclusione dei tre consiglieri del centrodestra: Giancarlo Gabbianelli, eletto a Viterbo nella lista del Pdl, Enzo Di Stefano, attuale capo-gruppo della Lista Polverini ed eletto nella circoscrizione di Frosinone e Gianfranco Sciscione, patron dell’emittente locale Gold Tv, eletto a Latina sempre nella lista Polverini.

Una decisione che, inoltre, renderebbe imprescindibile l’apporto alla maggioranza della Polverini da parte dell’Udc, ancora in attesa di entrare in giunta.

A prevalere, quindi, dovrebbe essere lo statuto, in cui sono previsti solo settanta consiglieri e in cui non sembrerebbe esserci spazio per allargamenti automatici a garanzia del premio di maggioranza e quindi di una maggiore governabilità.

A sostegno di questa soluzione anche un precedente. La decisione, presa a fine aprile dalla corte d’appello di Bari, per quanto riguarda il consiglio regionale pugliese. Anche in questo caso, infatti, il numero dei consiglieri è stato riportato da 78 a settanta, in rispetto a quanto previsto dal documento.

La decisione del Tar, però, non sembrerebbe tanto scontata. Soprattutto alla luce della presenza, tra i contro-ricorrenti, cioè quelli che si oppongono alla riduzione da 73 a settanta, di un esponente dell’opposizione di centrosinistra, che sembrerebbe avere tutto l’interesse a ridurre la maggioranza della Polverini.

Si tratterebbe di Angelo Bonelli, unico eletto dei Verdi e leader dello stesso partito. E’ infatti astrattamente possibile che il giudice amministrativo decida di conciliare la disposizione statutaria dei settanta consiglieri con il premio di maggioranza previsto dal Tatarellum, la legge che disciplinava la materia quando la stessa era ancora di competenza dello Stato. Proprio qui, infatti, si trova la norma che prevede che la coalizione vincente debba avere almeno il sessanta per cento di seggi in consiglio regionale.

Se così fosse, a tornare a casa, sarebbe solo un consigliere del centrodestra e due del centrosinistra. Bonelli, per l’appunto, oltre al socialista Luciano Romanzi, salvaguardando il rapporto sessanta a quaranta tra maggioranza e opposizione, con 39 consiglieri di centrodestra, che manterrebbero un vantaggio di tredici consiglieri sui 26 del centrosinistra. Una soluzione che porrebbe ai ripari la maggioranza, in caso di rappresaglie da parte dei sei consiglieri dell'Udc.

Se invece a essere colpito sarà solo il centrodestra, il vantaggio della maggioranza, di 39 contro 28, potrebbe divenire di 36 a 28, con i sei consiglieri dell’Udc che vedrebbero ulteriormente aumentare il proprio peso politico.

In questo caso i centristi potrebbero anche ottenere qualcosa in più dei due assessorati richiesti, in termini di numeri o di deleghe. Sul piatto potrebbero finire allora la vicepresidenza della giunta e materie ben più pesanti di agricoltura e cultura, attualmente in mano agli assessori Francesco Battistoni e Cicchetti, dati in uscita per fare spazio agli Udc Forte e Ciocchetti.


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