Il sindaco del comune di Montefiascone, in fatti, con l'ordinanza dal titolo "Divieto accesso ai cani e animali domestici nelle aree destinate a verde pubblico ed a parco giochi" aveva difatti proibito ai proprietari di cani, benchè muniti di guinzaglio, museruola, sacchetto e paletta raccoglideiezioni, di accedere ai parchi comunali.

L'ordinanza in oggetto, contro la quale si è dichiarata anche Licia Colò, nel suo programma "Cominciamo bene -Animali e Animali",  ha suscitato una immediata sollevazione del popolo animalista ed una miriade di segnalazioni allo sportello Codici- centro per i diritti del cittadino.

Detto fatto il Codici, tramite l'avv. Massimo Rizzato, ha impugnato al Tar Lazio l'ordinanza. Il Comune di Montefiascone, "Viste le motivazioni addotte nel ricorso medesimo" ha revocato l'atto  prima ancora di giungere davanti al giudizio del tribunale amministrativo. Il Tar ha comunque dato disposizione perchè il Comune si facesse carico di provvedere alla pubblicazione della revoca presso l'albo pretorio comunale e sul sito internet del comune stesso.

"Viviamo un paradosso storico" dichiara Valentina Coppola Responsabile Ambiente del Codici, "dove si parla sempre più spesso di socializzare i cani per prevenire il fenomeno delle aggressioni e poi le amministrazioni miopi fanno di tutto per impedire che tale socializzazione possa avvenire".

Il Codici ricorda che al momento sono pendenti altri tre ricorsi perle medesime motivazioni al Tar Campania, per i comuni di Pozzuoli e Bonito ed al Tar Calabria.

Codici