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Viterbo - Lettere - Luigi Tozzi scrive all'assessore Arena
"Fare opere non vuol dire amministrare bene"
Viterbo - 10 giugno 2010 - ore 18,00

Riceviamo e pubblichiamo - Caro assessore Arena,

fare opere non vuol dire amministrare bene!

Dipingere come una vittoria di enorme portata l’inutile girogirotonda che l’amministrazione comunale ha fatto costruire grazie ad un accordo con la ditta Catoni, previo aumento (per carità assolutamente legale, credo si chiami principio di perequazione urbanistica), della cubatura per realizzare un altro centro commerciale e tre enormi palazzoni nel centro di S. Barbara.

Insomma tanto cemento in più per un’inutile girogirotonda. Inutile si! Perché l’intoppo alla circolazione non è dato dall’immissione degli abitanti del quartiere sulla Teverina, che la girogirotonda vorrebbe risolvere, ma di quelli che dalla Teverina, entrando in città, devono girare proprio per la tangenziale. Le file da questi prodotte rimarranno e gli abitanti di S. Barbara avranno lo stesso problema ad entrare sulla Teverina.

Se avesse ascoltato gli abitanti di S. Barbara avrebbe sicuramente provveduto a realizzare immediatamente un ingresso alla tangenziale attraverso via S. Barbara (il ponte di collegamento con S. Lucia, anche se necessario, che dice essere in programma poteva aspettare ancora un po’), ad allargare via della Capretta, opere che avrebbe risolto metà dei problemi di circolazione all’interno del quartiere.

Il Parco Michelangelo è una bellissima opera, avvenuta non per chissà quali investimenti del bilancio comunale, ma, come si dice in giro, sempre da uno scambio cubatura/opera pubblica con altra ditta di costruzioni . Quindi nessun merito di gestione amministrativa.

L’altro Parco, quello che si trova a metà della via della Biga di Castro versa in condizioni pietose, sebbene sia presente un’illuminazione e una piccola pista ciclabile. Anche questo parco si dice esista sempre per l’applicazione del principio della perequazione urbanistica” con un'altra ditta.

L’opera pare da voci di quartiere non è stata portata a compimento perché la ditta in questione si è in un secondo momento impegnata a completare l’asfaltatura della via S. Barbara fino a via del Campo Sportivo. Non discuto della necessità di asfaltare la strada, che ora è diventata per gli abitanti del quartiere un’arteria importante per immettersi sulla Teverina, ma mi dica ora cosa intende fare il Comune per terminare il Parco in questione?

Come intenda bonificare il terreno, che malgrado l’acqua ed il caldo di questi giorni ha evidenti zone dove non cresce nemmeno la gramigna e che quindi fa pensare alla presenza di sostanze tossiche nel terreno. Il Comune adotterà ancora la pratica legale con cui ha fatto le altre opere o nel bilancio di quest’anno ha già previsto qualche intervento?

Insomma caro Assessore, capisco la necessità di far vedere l’impegno dell’amministrazione, ma l’uso dello strumento legislativo che ha finora è stato, non fa parte, a mio modo di vedere, della gestione programmata del territorio, dell’urbanistica e delle sue problematiche.

Il fatto che le opere si realizzino, ancorché utili, non vuol dire che si stia amministrando bene! Una sana corretta amministrazione non fa opere spot! Ma programma! Altre volte le ho chiesto pubblicamente un piano programmatico di tutte le opere che ricadono nel suo assessorato(ad esempio la semplice manutenzione delle strade e delle aiuole), con tempi e modalità di realizzazione. Un qualcosa dove poter giudicare la capacità di amministrare, non solamente quella di fare qualche opera. Purtroppo credo che anche questa volta la mia richiesta sarà inascoltata.

Luigi Tozzi


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