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Consiglio provinciale sul lago di Vico - Mozione unitaria per salvare il patrimonio naturalistico - Il biologo Nascetti illustra lo stato dell'arte
Il problema vero sono i metalli pesanti
Viterbo - 11 giugno 2010 - ore 15,20

L'acqua del lago di Vico portata in consiglio
Il biologo Nascetti
Un momento del consiglio
- “Niente allarmismi ma una corretta informazione per poter intervenire efficacemente”. Sottolineando anche il rapporto che si instaurato con l'opposizione, “di collaborazione su questioni che riguardano tutti”, il presidente della provincia Macello Meroi ha chiuso il consiglio provinciale di questa mattina sullo stato del lago di Vico.

Consiglio che si è concluso con un documento unitario votato all'unanimità.
Nel documento tra l'altro si decide: “L'urgente convocazione del tavolo tecnico per l'attività di contrasto al degrado della qualità delle acque del lago di Vico, istituito congiuntamente alla commissione Ambiente della Amministrazione Provinciale e agli organi dell'Ato, per procedere alla riunificazione dei vari tavoli tecnici in un unico organismo”.Tusciaweb

Anche perché, come è stato sottolineato nel corso del consiglio, molti dati sono discordanti ed è quindi necessario avere un quadro generale della stato del lago di Vico.

“Per quanto riguarda lo stato di Vico - afferma Giuseppe Nascetti, prorettore dell'università della Tuscia e biologo, durante il consiglio – va fatta una distinzione. Sull'alga rossa sappiamo tutto. Conosciamo come si sviluppa e sapevamo che ci sarebbe stata una proliferazione notevole. Stiamo sviluppando dei modelli matematici per vedere quale è il rapporto tra azoto e fosforo che permettono all'alga di riprodursi rigogliosamente. Ribadisco per l'alga rossa si tratta solo di intervenire. Diversa è la questione dei metalli pesanti”.

Diverso anche quindi il da farsi.
“Si tratta di capire da un lato dove si trovano i metalli pesanti attraverso carotaggi e analisi. Capire se sono immobilizzati nel fondo del lago. Se sono il frutto di fatti naturali, come fenomeni vulcanici, o sono conseguenza dell'attività umana. Per esempio il centro militare chimico. Durante il fascismo lì c'era la più grande fabbrica di sostanze chimiche e fini bellici – spiega Nascetti che guida la task force dell'università che si occupa del lago di Vico -.

Se i metalli pesanti sono conseguenza della natura vulcanica della zona, sarebbe molto grave perché non ci si potrebbe fare nulla.

Va poi stabilito se i metalli pesanti sono immobilizzati nel fondo. Considerando che durante l'inverno c'è un forte rimescolamento delle acque, questo potrebbe riportare in circolo i metalli. Se i metalli si trovano nel fondo del lago, evidentemente non sono possibili bonifiche che li rimetterebbero solo in circolo. In ogni caso noi saremo già sul lago il 15 giugno. Al lavoro”.

Nascetti è soddisfatto per come è andato il consiglio.
“Mi sembra un passo avanti. La mozione unitaria mi sembra frutto della consapevolezza che l'ambiente è qualcosa che riguarda tutti indistintamente. Finalmente un atto concreto”.


Il consiglio provinciale ha deliberato all'unanimità

L'urgente convocazione del tavolo tecnico per l'"Attività di contrasto al degrado della qualità delle acque del lago di Vico", istituito congiuntamente alla Commissione Ambiente della Amministrazione Provinciale ed agli organi dell'Ato, per procedere alla riunificazione dei vari tavoli tecnici in un unico organismo, da convocarsi a scadenza periodica presso la sede della Riserva Naturale del Lago di Vico (evitando così sovrapposizioni e concentrando le attenzioni in unica sede, con l'intervento di tutti gli enti locali interessati, di Arpa, Asl, Ato, Talete ed Università della Tuscia). Tusciaweb

- di fissare periodiche comunicazioni, con cadenza minima annuale, all'Amministrazione Provinciale e favorire incontri in assemblee aperte tra la popolazione, sullo stato delle acque e sulle risultanze del tavolo tecnico;
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- di creare un sistema di comunicazione-informazione fra tutti gli enti interessati con conseguente concertazione delle varie azioni volte a mitigare il processo di eutrofizzazione del Lago di Vico(limitazioni, controlli, prescrizioni sulle buone ed idonee pratiche agricole);

- di intraprendere azioni concrete per la ricostituzione di una "zona cuscinetto" tra le acque e le coltivazioni, al fine di incrementare la vegetazione naturale così in grado di assorbire i composti azotati, provvedendo inoltre ad incentivare la riduzione ed il controllo delle specie faunistiche(cinghiali e nutrie) che da anni stanno distruggendo di fatto i canneti ed i giuncheti;
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- di sottoscrivere idonea convenzione con l'Istituto Superiore di Sanità e/o altri Enti pubblici competenti per il monitoraggio costante delle acque destinate al consumo umano per la ricerca di microcistine rilasciate dall'alga "plankthotrix rubescens" (sul modello attuato dalla Regione Puglia) e altre sostanze organiche ed inorganiche con potenziale tossicità, estendendo se necessario il
monitoraggio al suolo;
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- di richiedere un incontro tra i rappresentati della Provincia di Viterbo, delle AmministrazioniComunali di Caprarola e Ronciglione , i Ministeri della Salute e dell'Ambiente;

- di richiedere un incontro tra i rappresentati della Provincia di Viterbo, delle Amministrazioni Comunali di Caprarola e Ronciglione , i Ministeri della Salute e dell'Ambiente; Tusciaweb

- di impegnare l'Amministrazione Provinciale ad intervenire presso la Regione Lazio e l'Unione Europea per sostenere uno specifico progetto volto a migliorare le tecniche di coltivazione attuate su detto territorio, al fine di ridurre l'apporto di nutrienti all'interno del bacino lacuale;Tusciaweb

- di impegnare Provincia e Regione a potenziare i sistemi di potabilizzazione necessari, e sostenerne i costi, delle acque destinate al consumo umano.Tusciaweb


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