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Viterbo - Giovanni Faperdue soddisfatto per la rinascita della sorgente simbolo della città dei Papi
Riscoperta finalmente l'acqua del Bullicame
Viterbo - 12 giugno 2010 - ore 12,08

Il Bullicame
Riceviamo e pubblichiamo - Riscoperta l’acqua calda del Bullicame.

Ho letto con piacere gli interventi fatti da più parti sulla seconda Festa del Bullicame e sul grande risultato ottenuto, perché questo luogo è finalmente ritornato ai viterbesi.

Mi sono compiaciuto della battuta scherzosa fatta dal caro amico Oreste Massolo (che ha una consolidata esperienza anche politica di vita viterbese e non parla mai a vanvera) e mi sono stupito come siano in tanti adesso a farsi avanti pronti a contribuire a questa rinascita.

Diamo il benvenuto: Il Bullicame ha bisogno di tutti. Mi sembra, però, doveroso fare un passo indietro e ricordare come numerosi viterbesi si siano sempre lamentati della situazione del Bullicame, e mai nessuno di essi abbia potuto ottenere qualcosa.

Si diceva che il Bullicame era una sorgente in via di esaurimento. Altri dicevano che il bacino purtroppo non aveva più la quantità di acqua che gettava una volta. Quando gli amanti delle pozze del Bullicame lamentavano l’assenza di acqua, puntualmente, gli veniva risposto che purtroppo non si poteva fare niente.

Nel 2001 scrissi il mio primo libro intitolato “Il Tesoro dei Viterbesi”, lessi molti documenti e molti libri che parlavano di questa risorsa e la documentazione mi è servita in seguito, per poter parlare di questo luogo, sapendo quello che dicevo e avendo sempre le idee ben chiare. Però, quando nel 2008 ho capito che per salvare il Bullicame e farlo tornare di nuovo al popolo viterbese, era necessaria una nuova strategia di attacco.

Infatti, se tutti noi avessimo continuato a piangere sulle pozze secche, nessuno ci avrebbe mai ascoltato. Siccome il Bullicame senza acqua non ha molto valore, da qui la mia idea per far tornare l’elemento principe, la terapeutica acqua: bisognava risvegliare le coscienze non sulle pozze secche, ma sullo stato di degrado della callara, che è il monumento simbolo di Viterbo e che è deturpata e rovinata da prelievi che la abbruttiscono e la prosciugano.

Dopo poco tempo dall’inizio della mia campagna, fatta attraverso i mezzi di informazione, ho visto che nessuno più se la sentiva di dire che “non si poteva fare niente”. Tutti finalmente avevano capito che bisognava agire, e mettere un freno a questa situazione. La mia idea di organizzare la prima Festa del Bullicame (con il patrocinio di Comune, Provincia e Fondazione Carivit) ha dato una spinta notevole a questa nuova considerazione della nostra sorgente termale.

Da quel giorno, 13 settembre 2009, tutti i viterbesi erano d’accordo che bisognava tutelare il Bullicame. Ma mancavano ancora fatti concreti che affermassero quello che era stato promesso a parole. Ai primi giorni di marzo del corrente anno, dopo un lavoro di tessitura che mi impegnava per diversi mesi, insieme a otto viterbesi (Amadeo Pierluigi, Cappelli Simonetta, Maria Caprasecca, Daniele Cortese, Umberto Fusco, Augusto Goletti, Vittorio Tardioli, Cristiano Zappi), abbiamo costituito l’associazione Il Bullicame che ha come scopo principale la: “Salvaguardia e tutela della sorgente termale del Bullicame e dell’intero bacino ad essa collegato, penendo in atto tutte le azioni e le necessarie sollecitazioni sia al Comune, sia alla Regione Lazio, sia presso altri enti e istituzioni. Qualora lo riterrà necessario l’Associazione potrà denunciare i comportamenti di terzi reputati dannosi allo stato di salute della callara…”.

Sembra una stupida vanteria (ma è la pura e semplice verità) dopo appena una settimana dalla costituzione dell’associazione, l’acqua della callara ritornava al livello di sfioro, restituendo dignità e bellezza al nostro monumento.

Da quel giorno il Bullicame ha sempre raggiunto il livello di sfioro. Oggi a Viterbo tutti affermano che il Bullicame è il monumento simbolo della città e deve essere protetto e tutelato. Per me e per l’associazione il Bullicame, che ha raggiunto i quattrocento tesserati e che su Facebook ha quasi 2600 membri, questa è una grande vittoria.

La dedico ai nostri tanti soci, alla città di Viterbo e a tutti i viterbesi che mi hanno sostenuto e mi sostengono e mi incoraggiano ogni giorno. Chi ama il Bullicame deve aderire subito alla nostra associazione. (www.ilbullicame.it)

Giovanni Faperdue


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