Raimondo Chiricozzi,

nel paese serpeggia una manovra che alcune persone stanno effettuando: è il tentativo di portare discredito verso coloro che, nell’interesse della collettività, chiedono che le amministrazioni s’impegnino perché nelle case giunga finalmente l’acqua potabile.

Sono sempre i soliti personaggi. Dicono: “A Ronciglione con queste iniziative non verranno più turisti e l’economia andrà a rotoli”.

La domanda che rivolgiamo a questi signori è semplice: non provano vergogna o disagio nel dire ai turisti: “Bevete tranquillamente l’acqua che viene dai rubinetti delle abitazioni?". Purtroppo no. Non si vergognano e lasciano che ronciglionesi e turisti continuino ad avvelenarsi con acque insane e cancerogene, perché egoisticamente non sanno pensare ad altro che ai loro interessi.

Per far questo non trovano altro che tentare la carta del discredito e chiamano ecoterroriste le associazioni, indicandole come affossatrici dell’economia del paese. E’ una manovra rivista e risentita.

Purtroppo, anche per loro la questione acqua potabile nelle abitazioni che, è bene dirlo è un problema che ci portiamo avanti da molto tempo, è ormai esplosa ed è inarrestabile, come inarrestabile è l’inquinamento del lago di Vico, se non saranno posti presto i rimedi.

Lo scienziato Ezio Gagliardi ha presentato un'indagine epidemiologica per mortalità da tumori nel nostro paese, svolta dal 1993 al 1998, con dati impressionanti e spaventosi.

Naturalmente nessuno è in grado di dire che ciò sia dovuto all’acqua del lago o a quella distribuita dai pozzi con arsenico e uranio. Ma il fatto che la mortalità sia molto superiore alla media dovrebbe far riflettere attentamente, in particolare chi è preposto alla prevenzione e alla tutela della salute.

Cos'hanno fatto le amministrazioni di Ronciglione e Caprarola, di fronte all’evidenza attuale della tossicità dell’acqua? Hanno cercato di nascondere ai nostri occhi la realtà.

Alle ordinanze di proibizione dell’uso di acqua potabile sono succedute dichiarazioni quali: “Non esistono ordinanze di proibizione d’uso dell’acqua erogata”, “L’acqua è potabile”, “L’acqua non è potabile ma idonea a uso umano”, "L’acqua potabile ora è più pura” e altre di eguale tenore.

Ci saremmo aspettati più chiarezza nell’informare i cittadini sulla qualità dell’acqua erogata. Ci saremmo aspettati un impegno comune insieme ai cittadini, perché le istituzioni Provincia, Regione, ministri e Parlamento tenessero in dovuto conto la nostra esigenza di questo bene primario che è l’acqua potabile.

Cosa fare? Quali iniziative mettere in atto per richiedere chiarezza di informazioni?

Anche tu, ronciglionese o turista, che abiti a Ronciglione, devi aiutarci a far rivedere le loro posizioni sbagliate, affinché promuovano il dialogo con tutti i cittadini, le associazioni e l’Università della Tuscia, finalizzato a risolvere il problema che ormai non possono più nascondere.

Il comitato per l’acqua potabile ha iniziato, a Ronciglione, a raccogliere le richieste di rimborso del canone pagato nel 2008 e nel 2009.

Molte sono state le domande presentate, vorremmo però che ce ne siano ancora, perché la pressione sull’amministrazione sia maggiore, di tutto il popolo.

Per questo ti invitiamo, se non lo hai ancora fatto, a portarti presso le associazioni sotto indicate per riempire il modulo della richiesta. Occorrono le ricevute e le fatture 2009 e 2009, oltre alla fotocopia del tuo documento.

Queste le associazioni che raccolgono le richieste:
- Accademia Kronos, via Capranica, 14 Ronciglione
- Adiconsum, via Campana, 13 Ronciglione
- Aduc, via Resistenza, 3 Ronciglione
- Associazione Ronciglione Viva, via del Verziere, 3 Ronciglione
- Federconsumatori, corso Umberto I, 82 Ronciglione
- Legambiente, Circolo Lago di Vico c/o Aduc, via Resistenza, 3 Ronciglione

Raimondo Chiricozzi
Portavoce del comitato per l'acqua potabile