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Viterbo - Il 14 e il 15 giugno
Taglio dei posti di lavoro, i Cobas scioperano
Viterbo - 13 giugno 2010 - ore 20,30

Riceviamo e pubblichiamo
- Il governo e il ministro Gelmini hanno confermato quanto i Cobas annunciavano da mesi: nel prossimo anno scolastico spariranno, al livello nazionale, 26mila posti di lavoro tra i docenti e circa 15 mila tra gli Ata.

In Provincia di Viterbo il taglio del personale della scuola prospettato sarà di circa 200 unità, tra docenti, ausiliari, tecnici e amministrativi.

Mentre un'analoga mattanza di posti di lavoro nel settore industriale, petrolchimico o delle automobili, scatenerebbe, giustamente, il finimondo, l'annunciata eliminazione di 41mila docenti e Ata, lo smantellamento della scuola pubblica attraverso 8 miliardi di euro di tagli e il foraggiamento della scuola privata con nuove sovvenzioni, non sembrano spingere ad alcun serio, credibile e deciso tentativo di contrasto da parte dei maggiori sindacati e dell’opposizione politica in parlamento.

Dopo i massicci tagli già operati quest’anno e la catastrofica riforma delle superiori, la distruzione della scuola pubblica va fermata.

Per questo i sindacati Cobas della Scuola e RdB-Usb, hanno convocato, raccogliendo l’appello lanciato dal movimento dei precari in lotta, due giorni di sciopero nazionale durante lo svolgimento degli scrutini, con un calendario differenziato a livello regionale a causa dei diversi tempi di conclusione dell’anno scolastico.

Lo sciopero è stato inizialmente convocato per la cancellazione dei 41mila tagli, l’assunzione a tempo indeterminato dei precari/e, massicci investimenti nella scuola pubblica che consentano il funzionamento regolare degli istituti allo stremo per carenza di risorse, il ritiro della “riforma” delle superiori e delle proposte di legge Aprea e Cota, la restituzione a tutti/e dei diritti sindacali a partire dal diritto di assemblea.

La diffusione dei dati sulla Finanziaria, che blocca per tre anni degli scatti di anzianità provocando una decurtazione media di 30mila euro per l’intera carriera dei lavoratori. Oltre alle ulteriori notizie di interventi penalizzanti sul salario accessorio dei docenti, ha ingigantito le ragioni della protesta e il numero delle adesioni.

Superiori alle aspettative i primi dati sull’adesione allo sciopero che ha già coinvolto sette regioni con almeno 4000 scrutini bloccati in gran parte nelle superiori, con picchi rilevanti a Bologna e Modena (quasi 1000 scrutini bloccati), a Padova (300 blocchi) e Venezia che ne ferma quasi un migliaio, a Cagliari che, con circa 500 blocchi traina la Sardegna che raggiunge un migliaio di stop-scrutini; e Umbria, Marche e Puglia, che ne fermano almeno un altro migliaio.

Inoltre, alle migliaia di scioperanti “diretti” si sono aggiunti tanti/e docenti ed Ata che partecipano versando in media 10 euro alle casse di resistenza per risarcire gli scioperanti della trattenuta.

A Viterbo e provincia, così come in tutta la regione Lazio, docenti e Ata sciopereranno per l’intera giornata, non svolgendo gli scrutini né alcuna altra attività il 14 - 15 giugno.

Ricordiamo che: a) gli scioperi anche durante gli scrutini sono permessi dalla legge 146 fino a due giorni; b) sono esclusi dallo sciopero gli scrutini delle classi “terminali”; c) è illegale svolgere scrutini prima della fine dell’anno scolastico o spostare i calendari degli scrutini per evitare lo sciopero. d) i docenti in sciopero non possono essere sostituiti.

Marco Prestininzi
Cobas - Comitati di Base della Scuola
Per l’Esecutivo provinciale di Viterbo


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