Il 18, il 19 e il 20 giugno, infatti, come da consuetudine, a Grotte Santo Stefano, è aria di fettuccine. La sagra è arrivata alla sua decima edizione; gli organizzatori pertanto si preparano a spegnere le prime 10 candeline.

Un traguardo sicuramente importante, che nel corso degli anni ha posto la kermesse culinaria grottana tra le più popolari e gettonate della provincia.

“Dieci anni in cui la vecchia tradizione contadina è stata rispolverata, avvicinando i giovani a un mondo, quello rurale, a loro sconosciuto”; queste le parole del presidente della proloco Santo Stefano Marco Lilli che insieme al suo gruppo si prodiga da due lustri affinché questa manifestazione riesca al meglio.

Un percorso lungo, quindi, che ha permesso alle abili cuoche dell’associazione di affinare sempre di più le loro abilità, rendendo cosi la fettuccina la regina indiscussa delle serate.

Anche quest’anno le varianti sono tre: ragù, cinghiale e porcini con l’unica differenza che insieme ai tradizionali ingredienti ce n’è uno che non si compra: l’esperienza.

Non solo fettuccine pero, infatti le tre serate saranno contornate da momenti non solamente culinari: venerdì sera per esempio, gli “amici del club” organizzeranno una vera e propria “Oasi” con tanto di tende, palme e cammelli, finti ovviamente, dove gruppi locali allieteranno la serata con musica live.

Sabato invece ci si scatenerà sotto i colpi di Skretch del dj set Zappizzi. Non mancheranno dunque le soluzioni per rendere la manifestazione divertente.

Domenica mattina invece il viale della stazione sarà occupato degli stand del mercatino dell’artigianato che anch’esso da dieci anni è un momento immancabile della sagra.

Un manifestazione che quindi arrivata alla sua decima edizione si presenta non solo come kermesse culinaria ma come un evento che racchiude tutto ciò che possa portare divertimento. Bando alle diete quindi e mano alle forchette, la sagra sta per iniziare.

Alessandro Paolucci