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Venerdì 18 giugno - Visita guidata con Alessandra Spina, in collaborazione con Antonello Ricci e la Banda del racconto
A spasso per Viterbo, città invisibile
Viterbo - 14 giugno 2010 - ore 12,30

- Venerdì 18 - ore 18, appuntamento a porta San Pietro - A spasso per Viterbo città invisibile
Visita guidata con Alessandra Spina
in collaborazione con Antonello Ricci e la Banda del Racconto

Passeggiate-racconto per le strette vie del centro storico, attraverso una storia fatta di storie, di luoghi e monumenti, ma soprattutto di uomini e donne che vi hanno vissuto le proprie vite.

Viterbo, i suoi panorami, gli scorci, le vie e le piazze, i ritratti della sua gente, i dettagli dei suoi edifici e i monumenti: nient'altro che porte: porte del tempo.

Il racconto della vita che fu per capire meglio anche il presente della città.

Viterbo Città di Pietra, la chiamerebbe Corrado Alvaro. Mentre D'Annunzio la inserirebbe fra le Città del Silenzio. Tra Orvieto e Volterra, tanto per capirci: in rigoroso ordine alfabetico.

Viterbo città grigia. Impastata dal fuoco d'un vulcano, scolpita dall'acqua dei suoi torrenti. Skyline cavato e tirato su dai suoi uomini. Leoni di peperino. Viterbo arca di storia e di racconti incagliata tra gole e alture pittoresche.

Viterbo, città aristocraticamente italiana (parola di Federico Fellini). Antichissima. Nella favola e nella storia. Da Ercole e Noè al pasticciaccio brutto del Conclave, ai versi di padre Dante.

Come cento altre città consorti, Viterbo porta in spalla il fardello di un tempo senza fine. Duemilacinquecento anni. Dai conci etruschi incassati nel ponte del Duomo a certi dischi dipinti sui palazzi del centro storico (chi ci fa più caso, ormai?, sembrano bizzarri divieti di transito per marziani: ma nella straziante primavera del '44 segnalavano la via ai rifugi antiaerei).

Gli incontri avranno cadenza settimanale, ogni settimana un itinerario diverso, un microcosmo da esplorare e sul quale riflettere, insieme.

Ogni venerdì Viterbo sarà protagonista, grazie alle performance di Antonello Ricci, uno scrittore di cose locali col pallino del teatro e della letteratura. Ricci appartiene all'improbabile razza dei “viaggiatori autoctoni”. Va a spasso per la città. All'ombra dei suoi campanili e dei suoi umori sfuggenti. Ne ascolta il Genius Loci. Osserva. Registra. Discute. Recita. Legge. Racconta sé stesso.
Racconta storie.

Costo a persona: 6 euro

Info e prenotazioni: Gravità Zero, via Mazzini, 70, tel. 0761/326471


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