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Fabrica di Roma - Gualdo Anselmi (Idv) si rivolge al Comune
Quella scala è un'oscenità
Viterbo - 1 giugno 2010 - ore 13,30

La scaletta in costruzione vicino alla chiesa
Riceviamo e pubblichiamo - L’amministrazione del Comune di Fabrica di Roma di questo ultimo quinquennio che volge al termine ha passato ogni limite.

Buche delle strade persistenti e mai rattoppate, giardini pubblici ristretti in un esiguo spazio e in una zona tra le più trafficate, vie adibite a parcheggi, rifacimento delle aiole spartitraffico al parco falisco date in appalto al figlio dell’assessore alla cultura, la biblioteca del senatore Cencelli (seimila volumi di pregio) che stanno ammuffendo dentro agli scatoloni, beni storici di valore spariti e mai denunciata la scomparsa, tasse esose sul depuratore inesistente e soldi mai rimborsati, gli stessi assessori che si approvano gli aumenti di indice di fabbricabilità dei propri terreni. Ecco questi sono solo alcuni esempi di una pessima e familistica gestione della cosa pubblica.

Accanto a ciò l’ultima chicca: il permesso di rifacimento di una scala esterna che invade la  scalinata in peperino dell’antica chiesetta della Madonna della Vittoria al Borgo. La scalinata della chiesetta al Borgo, dedicata un tempo al santissimo Salvatore – vi si conserva infatti una tegola arcaica su cui è effigiato il volto di Nostro Signore – è un raro esempio di manufatto lavorato direttamente su di un banco di nenfro.

Invece di valorizzare le nostre bellezze e il simbolo della nostra comune fede, il Comune dà l’assenso, o fa finta di non vedere un così evidente scempio.

In qualità di presidente dell’Italia dei Valori di Fabrica e membro del direttivo provinciale chiedo pubblicamente al sindaco che si fermino i lavori e si ripristini lo stato precedente.

Mi dispiace molto per la famiglia che sta facendo i lavori e pensa di avere così una scalinata più comoda. Evidentemente deve essere stata ingannata da qualcuno che l’ha rassicurata sulla bontà e possibilità della cosa. 

La chiesetta del Borgo è qualcosa che appartiene alla nostra anima, al nostro comune passato, ai nostri sentimenti legati alle tradizioni e a una vita popolare che sta crollando definitivamente tra intrallazzi e spudorati egoismi.

La chiesetta del Borgo è un simbolo dei nostri sentimenti cristiani più veri, e aggredirla con una scalinata così palesemente invadente è un atto osceno che si fa beffe dell'ingenua famiglia a cui è stato rassicurato che un simile lavoro si poteva fare.

Gualdo Anselmi
Presidente Idv Fabrica di Roma e membro direttivo Idv provinciale


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