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Viterbo - I ragazzi dell'istituto S. Rosa raccontano la loro esperienza a Palermo
"Nave della legalità, noi c'eravamo"
Viterbo - 1 giugno 2010 - ore 18,30

Riceviamo e pubblichiamo - Il 22 maggio scorso noi ragazze del 4°A/P e del 4°D/P siamo partite sulla “Nave della Legalità” con i Prof Eramo, Iuliano e Longo e siamo sbarcate a Palermo.

Non eravamo Mille... ma ben Tremila fra ragazzi e professori provenienti da tutta Italia, novelli Garibaldini della Legalità.

Un'esperienza unica, entusiasmante, significativa.

Con il nostro stupendo striscione (realizzato dai compagni del 3°A/P) con la scritta “Liberi dalla paura, liberi di volare” ed una farfalla coloratissima al centro, abbiamo sfilato per le vie di Palermo insieme ai ragazzi del posto.
Quest'anno, per la prima volta, sono partite ben due navi. Su una, la nostra, partita da Civitavecchia, c'era il procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso e su quella salpata da Napoli c'era il grande Don Ciotti.

Entrambi ci hanno entusiasmato, caricato, parlandoci dell'importanza dell'informazione, dell'attenzione che non dobbiamo mai far venire meno.
Solo così, parlando, conoscendo, essendo in molti, condividendo, sapremo essere Sentinelle della Legalità onorando chi ha dato la vita per noi.

Le due navi erano intitolate a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel diciottesimo anniversario della loro scomparsa. Falcone morì il 23 maggio e Borsellino il 17 luglio del 1992, a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro.

Non è stata però una triste rievocazione, come ha tenuto a dire spesso la Prof.ssa Maria Falcone, sorella di Giovanni, bensì una festa allegra, gioiosa, alla quale anche molti palermitani hanno partecipato.

L'arrivo, la visita all'aula Bunker con tante autorità presenti, al quartiere Zen, il corteo, le danze, le recite dei bambini delle scuole elementari, l'entusiasmo di tutti, ci hanno emozionato tantissimo.

Le musiche poi ci hanno dato il ritmo in ogni momento, specie durante il corteo che da Via D'Amelio, dove è morto Paolo Borsellino con la sua scorta, si è diretto verso Via Notarbartolo, sotto casa del Giudice Falcone. Alle 17:50, ora in cui ci fu l'attentato di Capaci, è stato suonato il silenzio. Avevamo tutti la pelle d'oca.

Poi fra discorsi, canzoni e grida festose è terminata la manifestazione e siamo tornati in nave ( ci stavamo perdendo il Prof. Longo).

Le vittime innocenti di mafia sono più di settecento ed ogni anno Don Ciotti le ricorda nominandole una ad una, per rispettare la memoria di ognuno.

Noi ragazzi possiamo onorarle facendo la nostra parte nella società, impegnandoci con onestà e non abbassando mai la guardia.
Questa manifestazione ci ha fatto sentire uniti a tanti altri ragazzi onesti che come noi hanno provato delle emozioni indimenticabili.

Grazie Giovanni, grazie Paolo, grazie a tutti gli altri che come voi hanno lottato, e ancora oggi lottano, per un mondo dove i diritti degli uomini e delle donne oneste non siano barattati con elargizioni illegali di chi si vuole sostituire allo Stato. Grazie.

I ragazzi dell'Istituto S. Rosa


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