:::::
   
Logo TusciaWeb Tutto low cost
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Roma Nord | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | Corriere2000|
Tutto viaggi


Viterbo - Interviene Rdb
Continua lo smantellamento degli uffici dello stato
Viterbo - 21 giugno 2010 - ore 16,30

Riceviamo e pubblichiamo
- Rdb-Usb aveva denunciato negli anni passati, il tentativo del governo di sterilizzare la funzione di controllo, prevenzione e tutela svolta dagli Ispettorati.

Alla fine è arrivata la revoca alle missioni esterne per le ispezioni. Secondo l’Amministrazione, a quanto risulta, i controlli sulle aziende è possibile farli senza accedere direttamente ai posti di lavoro.

E’ ben strano pensare di controllare la regolarità delle assunzioni o il rispetto delle norme di sicurezza nei campi agricoli sperduti del viterbese, nei cantieri edili in paesi e frazioni, muovendosi con i mezzi pubblici o facendosi portare documenti in sede.

I pellegrini erranti, a piedi sulla via francigena, potremmo scoprire essere degli ispettori in cammino a proteggere i deboli!

Siamo sicuri che gli illeciti potranno essere perseguiti con tali potenti risorse messe a disposizione?

Invece di valorizzare, incrementando risorse e mezzi, l’opera di tanti addetti e ispettori del lavoro che colpivano evasioni contributive e tutelavano, nei limiti delle possibilità, i diritti dei lavoratori e la loro sicurezza, la nostra classe di governo ha criminalizzato i controlli come elemento ostativo allo sviluppo.

Noi continuiamo a batterci perché non ci si ricordi dell’ispettorato del lavoro solo a danno subito, quando c’è un morto sul lavoro, quando a nostro figlio non hanno fatto il contratto, quando un diritto alla maternità viene negato

Eppure, il progressivo smantellamento normativo è stato attuato nel tempo, basti ricordare l’eliminazione della norma contro le dimissioni in bianco. L’introduzione della presunta meritocrazia, ha poi trasformato la missione istituzionale dell’ispettorato per la tutela e il controllo del mondo del lavoro, in una catena di montaggio che sembra non mirare a tutelare il maggior disagio, ma solo controllare le aziende più facilmente accertabili.

Sono stati infatti istituiti i punti risultati, come ai supermercati, ad ogni pratica è stato attribuito un punteggio; è bastato attribuire maggior punteggio alle bonarie conciliazioni, una forma a nostro giudizio di condono postumo, per azzerare l’idea del controllo e della sanzioni.

Quando nell’immaginario e anche nella pratica, sparisce l’idea che qualcuno possa vigilare e far valere i nostri diritti cessa l’utilità di un Ente. Chi avrebbe bisogno di vigili urbani che chiedono ai trasgressori di passare in comando a farsi multare?

La politica del carciofo per cui si leva una funzione alla volta alle strutture pubbliche e poi si chiudono progressivamente gli uffici, produce il suo risultato; prova ne sia nel nostro territorio la proposta di chiusura degli ospedali di Montefiascone e Ronciglione, la chiusura degli uffici provinciali del tesoro, la chiusura delle sedi periferiche Inps e quant’altro.

Ridurre i controlli, far crescere la cosiddetta flessibilità del lavoro hanno tentato di convincerci fosse l’avvio di una fase di grande sviluppo. Come tanti tirocinanti, stagisti, precari, lavoratori invece sanno, questa quasi totale libertà di impresa oggi spesso si coniuga con diritti negati e rischio.

Sergio de Paola
Rdb Usb


Copyright 2010 TusciaWeb - Chi siamo

Condividi