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Polizia a caccia dei responsabili
Allarme truffe agli anziani a Tarquinia e Montalto
Viterbo - 21 giugno 2010 - ore 16,30

Riccardo Bartoli, vicequestore aggiunto al commissariato di Tarquinia
- E' ancora grave allarme per le truffe agli anziani sul litorale viterbese.

A Montalto un signore è stato avvicinato da un'avvenente ragazza mora che gli ha chiesto aiuto per cercare un notaio in città.

Di lì a poco è comparso un distinto signore a bordo di una lussuosa jeep nera, complice della ragazza, che naturalmente si è offerto di aiutare anch'esso la signorina in difficoltà.

Sono quindi saliti tutti e tre in auto, ed è iniziata la gara di solidarietà tra i due uomini per aiutare l'avvenente ragazza che doveva fare una donazione consistente per i bisognosi.

L'anziano, vittima della truffa, è stato accompagnato alla posta, per prelevare 5mila euro, suo contributo alla superiore opera di carità.

I soldi contanti dovevano servire per le pratiche burocratiche relative all'incasso dell'ingente somma che poi sarebbe stata data in beneficenza una volta ritirata dal notaio e l'anziano avrebbe subito recuperato i suoi 5mila euro con in più il piacere di aver fatto una buona azione.

Ebbene ormai prossimi allo studio notarile ecco accorgersi della mancanza di un misero bollo da 14 euro. La vittima si offre di andarlo a comprare, lasciando la somma contante ai due e scendendo dalla macchina davanti a una tabaccheria.

Acquistato il bollo naturalmente si accorge della sparizione dei due che a bordo dell'auto si erano dati alla fuga.

A Tarquinia invece, un distinto 50enne con capelli castani abbastanza radi, a bordo di una grossa auto grigia, davanti a un supermercato ha avvicinato un'anziana signora adducendo di conoscerla, di essere un avvocato e di avere un assegno di 20mila euro da consegnare alla figlia di lei per un risarcimento assicurativo.

Il finto avvocato che non riesce a trovare la propria cliente (figlia della vittima) chiede alla signora la conferma del numero cellulare e finge di chiamarla al telefono per avere l'autorizzazione a rilasciare l'assegno alla madre, naturalmente dietro il pagamento in contanti della parcella ammontante a 2mila euro.

Fortunatamente in questo caso l'anziana signora si fa passare la presunta figlia al telefono e non ne riconosce la voce.

Insospettitasi minaccia di chiamare la polizia e il truffatore si dà alla fuga.

La polizia, quindi, raccomanda la massima attenzione per casi simili. Chi fosse vittima di tentativo di truffa chiami immediatamente le forze dell'ordine, annotandosi possibilmente il numero di targa dei malfattori.


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