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Regione - Il consigliere Parroncini (Pd) commenta il rimpasto in giunta
L’Agricoltura a un ingegnere, a chi la cultura?
Viterbo - 21 giugno 2010 - ore 18,30

Giuseppe Parroncini
- “Un ingegnere che lavora all’Ater è il nuovo assessore all’Agricoltura. Non oso nemmeno immaginare chi sostituirà Antonio Cicchetti alla Cultura”.

E’ l’ironico commento del consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, dopo che il presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha nominato in giunta Angela Birindelli, 39enne di Bolsena alla prima esperienza amministrativa, al posto di Francesco Battistoni.

“Auguri alla Birindelli – dice Parroncini – che forse in questo ennesimo pasticcio c’entra meno di tutti.

In questi mesi di totale immobilismo l’unico pensiero della Polverini è stato quello di far entrare l’Udc nella squadra di governo, individuare due vittime sacrificali, convincerle a farsi da parte, trovare altrettanti rimpiazzi con un paio di caratteristiche necessarie e sufficienti: provenire una dalla provincia di Viterbo, l’altra dalla quella di Rieti ed essere donna. Per ora il capolavoro è riuscito a metà, perché Cicchetti non ci pensa proprio ad andarsene. E nemmeno a diventare donna”.

“A parte gli scherzi, la situazione è gravissima. Questi sono giochi di bassissima politica che arrivano proprio nel momento in cui dovrebbe esserci un sussulto d’orgoglio e responsabilità da parte di tutti. In una situazione di paralisi totale, l’unico atto che abbiamo visto dalla Polverini è stato quello di tagliare servizi, ospedali, posti letto e di lavoro, contravvenendo alle promesse elettorali e al suo ormai lontanissimo passato da sindacalista.

Nel bel mezzo di una crisi che ha pochi precedenti, questo teatrino deprimente è il meglio che riesce a dare. Ma nessuno – conclude Parroncini – pensi ad assessori ombra, ad avatar o membri di giunta sotto tutela dei rispettivi predecessori: amministrare è una cosa seria e ognuno deve assumersi in pieno le proprie responsabilità. A maggior ragione in un periodo nero come questo e in un settore delicato come quello dell’agricoltura, i cui problemi vanno affrontati seriamente: non si può improvvisare”.


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