Riceviamo e pubblichiamo
- La Comunità Ceis S.Crispino, centro di solidarietà e struttura specializzata ha aderito alla manifestazione indetta dall’Anpsc che porta le varie esperienze di comunità terapeutiche in giro per l’Italia.
Il Ceis, la cui direzione è affidata al sacerdote don Alberto Canuzzi, ha sempre collaborato alla sensibilizzazione circa le conseguenze dell’uso della droga.
Oggi, assistiamo a una battuta d’arresto di quelle battaglie ideologiche che sino a qualche anno fa permeavano di se il dibattito sulla tossicodipendenza, spostando l’attenzione dall’uomo alla sostanza.
Questo non è cosa da poco: il nemico odierno è forse più silenzioso, invisibile e per tale motivo certamente più pericoloso.
Oggi, dobbiamo fare i conti con l’indifferenza, con il disinteresse e forse anche con la stessa nostra rassegnazione. A tutti i livelli, sembra leggersi la convinzione che ormai più nulla può cambiare. È in questa prospettiva che il Ceis lancia ancora l’allarme.
Il mattino del 26, tredici ragazzi del Ceis faranno la cresima nella basilica della quercia e nel pomeriggio nella Comunità Ceis, le istituzioni saranno chiamate ad ascoltare le testimonianze di chi ha conosciuto la droga e potranno assistere a due spettacoli teatrali di Pirandello, allestiti e preparati dai ragazzi della comunità.
Diocesi di Viterbo
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