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Operazione Bollywood - Direzione distrettuale antimafia - Carabinieri
Sequestro di quattro persone, 5 in manette
Viterbo - 23 giugno 2010 - ore 14,00

- Sequestro di persona, cinque in manette.

Alle prime ore dell'alba, i carabinieri della compagnia di Ronciglione hanno dato vita all’operazione denominata “Bollywood”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma.

Hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cittadini indiani, di 25 e 26 anni, per il reato di sequestro a scopo di estorsione e rapina.

I due, occupati occasionalmente con lavori agricoli e di pastorizia, nei primi giorni di maggio, con il pretesto della possibilità di ottenere un lavoro a Villa San Giovanni in Tuscia, hanno attirato quattro cittadini pakistani provenienti dalla provincia d.

Dopo averli legati, malmenati e minacciati con una pistola, un coltello e delle mazze, li hanno rapiti e poi sequestrati per ottenere una somma di denaro più consistente rispetto agli esigui loro averi.

Dopo lo spostamento del luogo del sequestro da Villa San Giovanni in Tuscia a un piccolo casale di Ladispoli (Rm) e poi a un altro ancora della stessa cittadina, i quattro hanno contattato un loro connazionale e sono riusciti a versare ai sequestratori un primo acconto pari circa al 30% della somma complessiva richiesta di 45mila euro, garantendosi così la libertà per trovare la restante quota del “riscatto”.

Appena tornati in libertà le vittime sprovviste di contanti, documenti e cellulari non hanno potuto far altro che rivolgersi ai carabinieri tramite il 112.

Le indagini, avviate per competenza dal nucleo operativo e radiomobile di Ronciglione e dalla stazione di Blera con la Dda di Roma, hanno consentito di ricostruire la dinamica dei due giorni di prigionia e identificare ulteriori tre presunti complici degli arrestati che sono stati sottoposti a fermo come indiziati.

I carabinieri hanno individuato anche i casolari in cui i quattro sono stati sequestrati e le corde usate per immobilizzare i pakistani.

I presunti complici, una ragazza rumena 27enne disoccupata e compagna di una dei due arrestati, suo fratello 28enne, disoccupato e un conoscente, un 25enne indiano, sono stati trovati in compagnia degli arrestati e fermati per evitarne la fuga.

Durante le perquisizioni domiciliari a carico dei cinque sono stati trovati e posti sotto sequestro: 5 telefoni cellulari e otto schede telefoniche, intestate ad altrettante persone ma non agli arrestati e fermati, tre passaporti di persone estranee, una patente di guida italiana falsificata e un coltello con lama di 40 cemtimetri.

I cinque arrestati sono stati portati nei carceri di Roma Regina-Coeli e Rebibbia.


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