:::::
   
Logo TusciaWeb Tutto low cost
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Roma Nord | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | Corriere2000|
Tutto viaggi


Viterbo - Confagricoltura - Interviene Vecchioni
Contro le speculazioni sul grano duro un progetto di filiera
Viterbo - 24 giugno 2010 - ore 14,30

- “Un progetto pensato a sostegno di tutti coloro che operano nel settore agricolo”.

Con queste parole Luigi Pasqualetti, Presidente di Confagricoltura Viterbo – Rieti, ha aperto il convegno, di fronte ad oltre 500 agricoltori, dedicato alla presentazione del Progetto “Futuro Fertile”, nell’ambito del quale si intendono elaborare strategie tese a fronteggiare le attuali principali problematiche che incontrano le aziende che operano nel settore. Obiettivo fondamentale: favorire la crescita del reddito.

Presenti al convegno il presidente nazionale di Confagricoltura Federico Vecchioni, il presidente di Confagricoltura Lazio Paolo Perinelli, il senatore Laura Allegrini, il consigliere regionale Francesco Battistoni, il presidente della Ccia Ferindo Palombella e l’assessore provinciale all’agricoltura Franco Simeone.

Da tutti i partecipanti c’è stata piena condivisione delle linee di intervento sulle quali Confagricoltura si propone di agire attraverso il proprio progetto “Futuro Fertile”.

I gravi problemi di questo settore, nodale per la filiera agroindustriale italiana sono stati affrontati, dal presidente nazionale Federico Vecchioni, in conclusione del convegno: “Agricoltura, dalla crisi al post 2013 con Futuro Fertile”.

La coltivazione del grano duro è strategica per tutta l’agricoltura italiana e di quella viterbese in particolare, ma è a rischio per la costante riduzione dei margini di redditività che ormai da alcuni anni mette a dura prova la tenuta delle imprese agricole del comparto. Secondo dati Ismea, il grano duro sul mercato nazionale viene in media pagato circa 154 euro a tonnellata, mentre solo un anno fa il prezzo sfiorava i 210 euro.

Il crollo delle quotazioni supera quindi il 26 per cento, a fronte di una diminuzione dei costi di produzione che non va oltre il 4 per cento. Cifre che evidenziano la flessione dei profitti e, conseguentemente, dei redditi dei cerealicoltori. Inoltre, l’andamento climatico penalizzerà le rese della raccolta di quest’anno e Confagricoltura stima un calo delle produzioni del 2,7% rispetto al 2009.

“Occorre - ha detto Vecchioni - lanciare un progetto di filiera articolato per il grano duro che parta dall’organizzazione economica del prodotto”. La strategia di Confagricoltura si sviluppa su due assi portanti: per la campagna in corso l’obiettivo è organizzare i raccolti aggregandoli in partite il più possibili omogenee, tenendo conto anche del posizionamento logistico e della domanda degli altri operatori della filiera con cui raccordarsi.

Per il 2011, invece, Confagricoltura sta già predisponendo contratti di coltivazione che consentiranno di organizzare in anticipo stoccaggi e commercializzazione. Questo sempre d’intesa con i partner della filiera con cui si vanno a stipulare contratti di medio termine a reciproca garanzia di prezzo e di mercato.

“Questa linea ricalca la visione del progetto ‘Futuro Fertile’, che - ha spiegato il presidente di Confagricoltura - costituisce di fatto il nostro strumento per lanciare progetti di filiera: concentrare e valorizzare il prodotto e ridurre i costi, sempre facendo massa critica, sia nell’acquisto di mezzi tecnici, sia nella commercializzazione delle produzioni. Il tutto con una struttura leggera, articolata, presente sul territorio e veramente rappresentativa dei vari comparti agricoli”.

Oltre a questa azione commerciale, già operativa attraverso una società privata indirizzata al mercato, c’è il “pilastro” politico di “Futuro Fertile”, che richiede una serie di interventi sul corpus legislativo del settore, dalla semplificazione burocratica al riordino fondiario, all’assunzione di manodopera alla diversificazione produttiva nel campo delle energie da fonti rinnovabili.

Ma ci sono anche misure urgenti da proporre a Bruxelles nell’ambito della Politica agricola Comune. Per questo Confagricoltura, assieme al Coordinamento cereali, ha proposto di chiedere alla Commissione europea di attivare uno stoccaggio privato straordinario di milione di tonnellate di grano duro, finanziato dalle risorse comunitarie. Si avrebbe così uno strumento efficace per calmierare l’eccesso di offerta senza ulteriori ribassi nelle quotazioni.

“Questo è il modo con cui Confagricoltura intende ed interpreta il suo ruolo di sindacato di progetto. Formulando proposte concrete e di ampio respiro da sottoporre ed affidare al mondo politico ed alle istituzioni - conclude Vecchioni - un ruolo moderno che consenta di accompagnare le imprese agricole nella loro funzione essenziale economica e sociale; aderire oggi a Confagricoltura non è un costo ma un investimento per il futuro”.


Copyright 2010 TusciaWeb - Chi siamo

Condividi