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Giallo di Gradoli - Tribunale - Ieri la deposizione del maresciallo dei Ris Guido Vespi - Slitta al 9 luglio la testimonianza del capitano dei carabinieri Marco Ciervo
Il mistero della ciotola sporca di sangue
Viterbo - 24 giugno 2010 - ore 4,00

Il maresciallo del Ris Guido Vespi
Il capitano dei carabinieri di Viterbo Marco Ciervo
Maria Esposito, madre di Paolo
I genitori di Paolo Esposito con l'avvocato Mario Rosati
Paolo Esposito
Ala Ceoban
Il pm Renzo Petroselli
Gli avvocati di parte civile, Luigi Sini e Claudia Polacchi
Enrico Valentini, avvocato di Paolo Esposito
L'accusa e la difesa
- Giallo di Gradoli, parlano i Ris.

E' stato ascoltato nel pomeriggio di ieri il maresciallo Guido Vespi, assistente di laboratorio presso i Ris, che ha eseguito i rilievi nella villetta di via Cannicelle.

Una deposizione che è andata avanti fino alle 16,45 e durante la quale Vespi ha elencato le tracce repertate nel corso dei due sopralluoghi effettuati dai Ris.

Si è parlato dell'accertamento e dell'individuazione delle tracce evidenti e latenti rinvenute nella cucina di Esposito, dove, secondo l'accusa, l'elettricista 44enne avrebbe ucciso la compagna Tatiana e la figlia di lei Elena, con la complicità della sorella della donna moldava, Ala.

Gran parte della deposizione del maresciallo dei Ris si è basata sulla prova del luminol, spruzzato nella villetta il 23 giugno di una anno fa, durante il primo sopralluogo.

Tra gli elementi emersi dalla deposizione, il ritrovamento delle migliaia di positività al composto chimico. Il luminol ha evidenziato diverse tracce. Alcune identificate come sangue di Tatiana, altre di varia natura.

"L'ispezione visiva – ha detto il maresciallo Vespi – ci ha permesso di rilevare le tracce più evidenti.

Il luminol, comunque, può dare una positività diffusa – ha spiegato il maresciallo dei Ris - e cioè indicare anche macchie che non sono sangue".

A rivelare con certezza se si trattasse di tracce ematiche o meno è stato, infatti, l'incidente probatorio eseguito dal perito Pilli.

Il luminol, inoltre, è stato spruzzato anche all'interno delle due auto di Paolo Esposito, senza evidenziare, però, alcunché.

Si è quindi discusso della parete del frigorifero e della possibilità che questa fosse stata lavata da Paolo e Ala.

Sono state prese in considerazione, poi, le macchie sul pomello, sulla porta a vetri e quella sulla ciotola all'interno della credenza. Un particolare quest'ultimo che ha colpito l'attenzione dei giudici Pacioni e Turco che hanno insistito sulla possibilità di compiere un'analisi delle impronte digitali sulla ciotola che, dopo essere stata macchiata di sangue, sarebbe stata lavata e riposta all'interno della credenza dal presunto omicida per cancellare eventuali tracce.

La testimonianza di Vespi si è protratta oltre le 16,30 ed è per questo che il collegio dei giudici ha rimandato al nove luglio la testimonianza del capitano dei carabinieri di Viterbo, Marco Ciervo.

Oltre a lui, nel corso della terza udienza del processo, saranno ascoltati anche i genitori di Paolo Esposito, Enrico e Maria, la cui deposizione è stata rinviata, Elena Nekifor, madre di Tatiana e la fidanzata dell'autista del pullman che potrebbe aver riaccompagnato Tatiana a casa il 30 maggio.


Processo Gradoli - Slitta la deposizione dei genitori dell'imputato
Maria Esposito ricoverata in ospedale
Viterbo - 23 giugno 2010 - ore 16,30


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