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Viterbo - Scrive Melissa Mongiardo
Sciopero della Cgil, i giovani democratici ci saranno
Viterbo - 24 giugno 2010 - ore 16,45

Riceviamo e pubblichiamo - I giovani democratici consci dello stato rovinoso in cui versa il nostro paese e basiti dallo scenario che dipinge l’attuale manovra economica decidono all’unanimità di aderire allo sciopero generale della Cgil indetto per venerdì 25 giugno.

Quello che ci lascia senza parole è come il tema del lavoro, che dovrebbe essere insieme a quello dell’istruzione, il punto nodale sul quale investire per la rinascita di un’economia vessata dalla crisi e dal malgoverno sia considerato un aspetto del tutto accessorio, meta di sciacallaggio e capro espiatorio cui addossare tutte le colpe del caso…come se davvero, i lavoratori, ormai privati di ogni diritto e tutela siano i reali colpevoli di questo sfacelo e per questo debbano pagare il fio di una gestione governativa disastrosa.

Uomini e donne che arrancano dietro ad un futuro abbandonato al caso, stanchi di sentire l’eco perpetuo di parole come cassa integrazione, mutuo, prepensionamento e disoccupazione. Giovani la cui unica certezza che hanno è quella di una vita in salita con un lavoro che stenteranno a trovare e con il miraggio sempre più lontano della costruzione di una famiglia. Persone, la cui prima, e a questo punto l’unica, preoccupazione è quella di riuscire a reperire i beni di prima necessità.

Tutto questo non ci sta bene, non può uno stato, far pagare il prezzo dei suoi errori sempre alle fasce più deboli e meno tutelate!

Di riflesso a ciò, certo non ci appare meno grave come il ministero della Pubblica istruzione non stia perdendo tempo per approvare decreti legge che vanno a dare, nello specifico al settore dell'università, il colpo di grazia ad un corpo ormai moribondo.

Questa vicenda ci tocca da vicino, se un governo ha reso l’organo che più ci sta cuore Ministero della “D-istruzione” siamo noi a dover mobilitarci per far sentire il nostro forte dissenso: non ci meritiamo un’istruzione di serie B!

L’escalation negativa parte dai gradi più bassi fino agli alti ranghi della ricerca. Ma davvero le scuole inizieranno a ottobre per favorire il turismo? Siamo sicuri che non è perché, data la percentuale enorme di insegnanti precari, allo stato pesa dover pagare per intero lo stipendio di settembre quando le scuole iniziano dopo la metà del mese e i suddetti lavoreranno pochi giorni percependo ugualmente lo stipendio mensile? Non vi pare che questa seconda ipotesi sia la più avvalorata?

Per quanto riguarda l’università, il mondo accademico e il settore della ricerca vanno incontro a morte certa e questo, come immaginabile, riguarda anche l’ateneo della Tuscia.

Come sottolinea Gianni Ottaviani, responsabile dell’università della federazione provinciale dei Giovani Democratici di Viterbo: “Il nostro ateneo non è indenne da tali tagli, che risultano essere sconsiderati e privi di un reale criterio equo per la ripartizione del fondo di finanziamento ordinario, al quale, tutte gli atenei attingono per far fronte a tutte le necessità che si presentano, e per tutta la gestione del mondo della ricerca accademica. Molte facoltà del nostro ateneo stanno in questi giorni provvedendo alla riduzione dei compensi previsti per tutti ricercatori, questo perchè la parola d'ordine è tagliare e non più investire sull'università e la ricerca.

I tagli colpiscono ovunque, una recente indagine del sole 24 ore afferma che anche i finanziamenti per le borse di studio sono diminuiti in maniera consistente, in media del 20% sugli anni precedenti.”

L’imperativo è categorico ed insindacabile: partecipare, informarsi e collaborare! Non stiamo con le mani in mano a guardare uno spettacolo che non ci piace per poi lagnarci e sbattere i pugni per la rabbia!

Non permettiamo che il nostro presente, piuttosto in bilico, possa sfociare in un futuro drammatico, noi studenti di oggi siamo i lavoratori di domani e da noi probabilmente, deve partire quel modus agendi necessario affinché le cose possano davvero cambiare.

Melissa Mongiardo
Responsabile comunicazione della federazione provinciale Giovani Democratici


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