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Viterbo - Citato in giudizio da Di Pietro per diffamazione - Ora dovrà esprimersi la Camera
Processo a Berlusconi, la giunta dice no
Viterbo - 24 giugno 2010 - ore 4,30

Silvio Berlusconi
- La querela per diffamazione contro Silvio Berlusconi potrebbe finire in un nulla di fatto.

Ieri la giunta delle autorizzazioni della Camera, a maggioranza, ha deciso per l'insindacabilità.

E il processo che si sarebbe dovuto svolgere a Viterbo potrebbe non esserci.

Il condizionale in questo caso deriva dal fatto che la decisione della giunta delle autorizzazioni deve ora passare al vaglio della Camera, che dovrà votare.

Berlusconi fu querelato da Antonio Di Pietro. A spingere il leader dell'Idv a citare in giudizio il presidente del consiglio sarebbero state alcune frasi che avrebbe pronunciato il 26 marzo 2008, durante un comizio a Viterbo.

Il Cavaliere, in quell'occasione, avrebbe detto che Di Pietro aveva conseguito la laurea in giurisprudenza grazie ai servizi segreti.

Concetto ripetuto anche durante una puntata della trasmissione Porta a Porta.

“La decisione della giunta – spiega Donatella Ferranti, parlamentare Pd, e membro della giunta per le autorizzazioni – dovrà passare in aula, come Pd stiamo valutando, non solo di votare contro l'insidacabilità, come abbiamo fatto questa mattina, ma di presentare una mozione contraria. Vediamo cosa succederà”.


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