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Viterbo - Il corteo della Cgil contro la manovra del governo
Ve la siete presa con i più deboli
Viterbo - 25 giugno 2010 - ore 13,15


Cgil in piazza
Slideshow

Miranda Perinelli, segretario provinciale della Cgil
- Cara Tuscia, terra ridente, orlata dai monti, ti ci mancava solo... Giulio Tremonti.

La Cgil scende in piazza tra slogan, filastrocche, bandiere rosse e palloncini.

Il sindacato viterbese ha infatti aderito allo sciopero nazionale di tutti i settori lavorativi: dalla scuola all'edilizia, dalla sanità al commercio. Tutti contro la manovra del governo.

Il corteo, partito dalla sede della Cgil in via Saragat ha raggiunto piazza del Teatro dove il segretario provinciale della Cgil, Miranda Perinelli ha tenuto il suo comizio.

“Come recita il nostro motto di oggi – afferma la Perinelli – siamo convinti che questa manovra sia “tutta sulle nostre spalle”. E con questo intendo dire che pesa solo e soltanto sulla gente che già si trova in grande difficoltà per colpa della crisi. Non diciamo che non fosse necessaria, ma doveva essere più equilibrata e non concentrata solo sulle fasce deboli.

A pagare il prezzo di questo provvedimento saranno infatti gli operai che arrivano a fine mese a fatica con poco più di mille euro, o peggio i precari, i pensionati, i giovani che non riescono a trovare lavoro”.

A guidare il corteo, al fianco di Miranda Perinelli, anche alcuni sindaci dei paesi della provincia: Gianluca Angelelli di Civita Castellana, Mirco Luzi di Canepina e Gemini Ciancolini di Vitorchiano. E poi tutti i responsabili dei diversi settori del sidacato.

Tra le fila dei manifestanti centinaia di bandiere rosse, tantissimi cartelli con gli slogan più diversi e perfino una bara portata a spalla da quattro “volontari” a sottolineare come l'università, la ricerca e il diritto allo studio siano ormai deceduti. E poi donne imbavagliate contro il ddl sulle intercettazioni e un manichino con tanto di sedia a rotelle per rimarcare i problemi di posti letto negli ospedali.

“La protesta è nazionale – conclude la Perinelli – ma se vogliamo soffermarci sulle criticità della Tuscia vorrei sottolineare in modo particolare che per lo sviluppo del nostro territorio si dovrebbe puntare di più sull'ambiente, sull'energia pulita e sulle infrastrutture. I nostri politici invece parlano di nucleare e di un aeroporto che ormai da anni è sulla bocca di tutti, ma ancora non accenna a partire”.


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