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Viterbo - Ausl - Il 6 luglio incontro alla Casa del volontariato
Hiv e malattie infettive, come migliorare l’informazione
Viterbo - 25 giugno 2010 - ore 17,00

- Il “Centro di Riferimento Regionale ‘E’ per la sorveglianza sanitaria degli immunodeficit virali e Assistenza domiciliare” della AUSL di Viterbo e “Anlaids onlus” organizzano, con il supporto dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio CESV e SPES, il seminario “L’Hiv e le malattie infettive. Come migliorare l’informazione e l’accoglienza. Con particolare attenzione alla popolazione dei migranti e dei soggetti a rischio”.

L’incontro, previsto per martedì 6 luglio 2010 dalle 16.00 alle 19.30 presso la Casa del Volontariato di Viterbo in via Garbini 29/G, è rivolto a tutti coloro (operatori sanitari, assistenti sociali, mediatori, volontari, ecc) che lavorano con soggetti definiti a rischio: immigrati, senza fissa dimora, indigenti, alcolisti, tossicodipendenti, detenuti, ecc.

L’obiettivo è duplice: fornire e scambiarsi informazioni il più complete e chiare possibili sui servizi, già presenti sul territorio, affinché gli operatori possano indirizzare i cittadini a rischio, e parallelamente creare una rete operativa sul tema per rendere più efficiente la diffusione sul territorio e la capacità di risposta dei servizi.

Dall’inizio dell’epidemia di HIV, si contano in Italia oltre 60 mila casi di malattia conclamata, con 4 mila nuovi casi di infezione l’anno rispetto ai 25 mila del 1995. Ciò è dovuto al successo della terapia combinata, che rallenta la progressione dalla sieropositività alla malattia conclamata.

Dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità emerge, negli ultimi dieci anni, una stabilità nel trend di nuove infezioni, che, unita all’allungamento della vita media dei sieropositivi, comporta un incremento del serbatoio di infezione, che conta ormai più di 120 mila persone. Pur con differenze territoriali, circa una nuova infezione su tre colpisce persone straniere, che possono avere un accesso ritardato al test e quindi alla cura.

Molti i temi al centro dell’incontro: il rapporto tra malattie infettive, HIV e immigrazione; il counseling; la presenza e il ruolo della rete di servizi sul territorio al percorso dei test; la presa in carico del paziente; la condivisione di proposte per la creazione di una rete specifica per particolari fasce di popolazione come i cittadini migranti o quelle in detenzione.


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