E’ lo scopo che si prefigge Med Tracking, un sistema di tracciamento sperimentale delle merci al quale sta lavorando ormai da un anno la Rete delle Facoltà di Ingegneria del Mediterraneo, l’organismo che raccoglie decine di università di 13 paesi dei tre continenti con sbocco sul Mare Nostrum, e la cui sede sarà ospitata dal Forte Michelangelo.

Se ne è parlato questa mattina alla sala convegni dell’autorità portuale, nell’incontro con il quale la rete ha presentato le conclusioni della prima fase di lavori, organizzato sotto l’egida dell’amministrazione comunale.

Studiosi di università ed enti italiani, francesi, greci, ciprioti, tunisini, marocchini e di altre nazioni hanno quindi reso note le risultanze delle analisi e delle verifiche compiute negli ultimi mesi.

Ne è emerso un quadro composito, dal quale emerge chiaramente che circa il 50% delle maggiori aziende interpellate, che operano nel mercato mediterraneo della logistica, sposerebbero il sistema di controllo satellitare delle merci denominato Med Tracking.

Tra i numerosi vantaggi focalizzati, la possibilità di seguire gli spostamenti delle merci (con un’approssimazione massima di soli cinque metri), ma anche di rendere più agevoli le operazioni doganali e quindi più competitive le aziende. Non solo: non è certamente sfuggito alla platea i risvolti dell’utilizzo di tali tecnologie nella prevenzione di incidenti ambientali, tema di particolare attualità, così come il controllo permanente delle merci pericolose o sensibili.

Nell’ambito del convegno, il sindaco Moscherini è stato peraltro nominato Presidente del Progetto, per il quale si prevedono ora due nuove fasi: la seconda, in partenza nei prossimi mesi, è la sperimentazione sul campo del Med Tracking, da avviare attraverso finanziamenti europei. La terza sarà quella operativa, che si prevede di far partire nel 2014.

“Sono estremamente orgoglioso del fatto che Civitavecchia sia capofila di un progetto pilota a livello internazionale – ha dichiarato il sindaco, Gianni Moscherini – un lavoro sul quale si sta concentrando l’attenzione della logistica mondiale.

Gli armatori italiani saranno peraltro tra i principali utilizzatori di questo sistema e questo rafforzerà ancora maggiormente quel ruolo di punto d’incontro tra le culture del Mediterraneo che Civitavecchia si sta ritagliando”.