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Ronciglione - Chiricozzi chiede al sindaco Sangiorgi se l'ordinanza che ne vietava l'impiego domestico è ancora in vigore
"L'acqua si può usare o no?"
Viterbo - 26 giugno 2010 - ore 15,55

Raimondo Chiricozzi, portavoce del comitato acqua potabile
Massimo Sangiorgi, sindaco di Ronciglione
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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Raimondo Chiricozzi, portavoce del comitato per l'acqua potabile, indirizzata al prefetto di Viterbo Carmelo Aronica e alle autorità politiche competenti comunali, provinciali e regionali - Egregi signori,

come è noto, il sindaco di Ronciglione, con un'ordinanza n. 4 dell’8 gennaio 2008, ha vietato l’uso e l’utilizzazione domestica dell’acqua che viene distribuita dal pubblico acquedotto.

In numerosissime occasioni abbiamo chiesto se questa ordinanza è tuttora in vigore ma mai è giunta una risposta ufficiale a questa domanda che costantemente viene rivolta anche al nostro comitato da sempre più numerosi cittadini di Ronciglione.

E’ necessario che ci sia chiarezza totale rispetto alla potabilità e agli usi che si possono fare dell’acqua erogata nel comune di Ronciglione.

A questo proposito segnaliamo che in data 25 giugno 2010 è stato affisso un manifesto-avviso del sindaco che ci sembra un'ulteriore prova della mancanza di chiarezza di informazione nei confronti dei cittadini sulla situazione igienica e sanitaria derivante dall’uso di questa acqua che viene captata in maggior parte dal lago di Vico di cui è documentato l’inquinamento e il degrado e da pozzi che presentano arsenico in concentrazioni elevate.

Nel manifesto in questione si fa riferimento a generiche analisi che sarebbero state effettuate dall’Istituto superiore di sanità in data 26 maggio 2010, e che hanno rilevato: “i valori analitici riscontrati nelle acque in uscita dagli impianti di potabilizzazione e in distribuzione, non hanno evidenziato rischi sanitari correlabili a fenomeni di tossicità acuta e cronica”.

Chiediamo pertanto di conoscere nel dettaglio il tipo di esami eseguiti, il numero di campioni effettuati e il tipo di parametri esaminati e i risultati di quello, che da quanto scritto nel manifesto del sindaco, appare essere non un monitoraggio dello stato delle acque erogate ma solo un sporadico e occasionale esame.

Segnaliamo tutto ciò alla vostra attenzione in quanto in assenza delle risposte ai quesiti di cui sopra, le dichiarazioni del sindaco possono ingenerare una fittizia rassicurazione circa gli usi consentiti dell’acqua e quindi favorire comportamenti e usi dell’acqua che potrebbero esporre a rischio la salute dei cittadini.

Egregi signori, chiediamo il vostro intervento, perché il sindaco di Ronciglione fornisca una informazione corretta e chiara e dica, anche in considerazione delle dichiarazioni riportate nel manifesto del 25 giugno 2010, se l’acqua è potabile o meno e quali ne sono gli usi possibili e consentiti.

Segnaliamo inoltre che in alcune zone di Ronciglione il pubblico acquedotto non eroga più acqua o la eroga in maniera insufficiente e sta crescendo il disagio e il malcontento dei cittadini che utilizzano l’acqua soltanto per usi igienici.

In attesa di cortese e urgente riscontro, distinti saluti

Raimondo Chiricozzi


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