Costeggiando i tracciati di antiche strade, ripercorrendo la storia delle acque viterbesi, i partecipanti hanno potuto assaporare l'atmosfera magica di una Viterbo invisibile anche grazie alla splendida interpretazione alla chitarra di Silvio Ciarapica.

Protagoniste, oltre alle acque, anche le luci, la luce della luna dall'alto di uno splendido giardino con affaccio panoramico ha reso la città ancor più misteriosa e bella; la luce delle candele dal basso delle cantine sotto piazza San Pellegrino ha incantato il gruppo di visitatori entusiasti.

"Ma la città non dice il suo passato, lo contiene come linee d'una mano" così raccontava Italo Calvino della sua Zaira, e similmente il prossimo appuntamento avrà come filo conduttore proprio le linee che sottilmente legano il passato della nostra bella Viterbo al presente, antichi oggetti d'uso comune un tempo che riaffiorano dalla memoria, sono lì sotto i nostri occhi ed allo stesso tempo sono invisibili.

Alessandra Spina ed Antonello Ricci avranno perciò il compito di svelarci questi piccoli grandi misteri, di fornirci la chiave di lettura. L'appuntamento è fissato in piazza San Pellegrino, angolo piazza Cappella, venerdì 2 luglio alle 21.

Costo a persona: 6 euro.

E' gradita la prenotazione a: Gravità Zero, via Mazzini, 70, tel. 0761/326471.