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Viterbo - I Promotori della libertà in piazza contro l'abuso delle intercettazioni
"Non vogliamo essere spiati"
Viterbo - 27 giugno 2010 - ore 11,30

Il gazebo del Pdl in piazza del Sacrario
Riceviamo e pubblichiamo - Illustrare ai cittadini la necessità di procedere in tempi brevi all’approvazione del ddl intercettazioni, già varato dal governo ed ora all’esame del Parlamento.

E’ questo l’obiettivo per il quale sabato 26 giugno, i Promotori della libertà si sono mobilitati a Viterbo.

Il punto d'incontro è stato piazza Martiri d’Ungheria dalle ore 9 alle 13.

All'iniziativa ha partecipato il sindaco di Viterbo Giulio Marini, Francesco Battistoni, l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Arena e i responsabili dei Promotori della Libertà di Viterbo Alessia Ercoli e Leonardo Depalmas, in piazza con un gazebo contro l’abuso delle intercettazioni telefoniche.

Con l’aiuto di materiale informativo, i Promotori della Libertà hanno spiegato che la legge sulle intercettazioni proposta dal Governo è indispensabile per contrastare tutti i soprusi che, per via giudiziaria e mediatica, vengono oggi perpetrati a danno del cittadino, il cui diritto alla privacy è invece chiaramente sancito dalla Costituzione.

Basti pensare che in Italia, l’anno scorso, i magistrati hanno disposto 132.384 intercettazioni, tra telefoniche, ambientali e su altri “bersagli”: quattro volte quelle della Francia, sette volte quelle della Germania, più di cinquanta volte le intercettazioni ordinate da corti penali negli Stati Uniti.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Ufficio amministrativo dei tribunali americani, ogni utenza intercettata raccoglie in media conversazioni di 113 persone diverse. Tenendo conto che in Italia le intercettazioni possono durare per il tempo massimo di due anni, se applicassimo questo rapporto al numero totale delle utenze telefoniche intercettate l’anno scorso nel nostro Paese (119.553), potremmo parlare addirittura di 13,5 milioni di intercettati.

Un numero che si traduce in una maxibolletta per l’erario: basti pensare che, nel 2009, le intercettazioni sono costate alle casse dello Stato 272,6 milioni di euro.

Presso il gazebo allestito dai Promotori della Libertà in piazza Martiri D’Ungheria è stato anche possibile iscriversi al Popolo della Libertà ed ai Promotori della Libertà.

Promotori della Libertà di Viterbo


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