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Tribunale - Accoltellamento tra rivali in amore - La Michta interrogata dal pm
"De Vito sgusciò fuori dal letto armato di sciabola"
Viterbo - 28 giugno 2010 - ore 12,40

Mariola Henrycka Michta
- "De Vito ci ha teso una trappola".

Un agguato per far fuori il suo rivale in amore.

Così Mariola Henrycka Michta, ascoltata questa mattina dal pm Renzo Petroselli, ha descritto l'accoltellamento del 12 maggio, tra Giorgio De Vito, 35enne napoletano, accusato di aver ucciso Marcella Rizzello, e un operaio 39enne di Fabrica di Roma.

Con quest'ultimo, all'epoca, la donna arrestata per l'omicidio Rizzello aveva una relazione sentimentale.

Per l'operaio, la Michta aveva lasciato De Vito che, però, non aveva la minima intenzione di farsi da parte.

E così, come la polacca stessa ha raccontato stamattina al pm, quel 12 maggio ricevette una telefonata del suo ex, che le diceva di tornare a casa a prendere degli oggetti che aveva dimenticato. Lei si fece accompagnare dall'operaio.

Ma al loro arrivo furono assaliti da De Vito, sgusciato fuori da sotto il letto con una grossa sciabola. Da lì iniziò il corpo a corpo tra i due, nel quale ad avere la peggio fu l'operaio, tuttora ricoverato in ospedale per ferite alla schiena, al viso e alla mano. Sia lui che De Vito finirono in manette ma, in un secondo momento, nei confronti dell'operaio fu revocata ogni misura cautelare.

La Michta avrebbe anche detto a Petroselli che, dopo la violenta aggressione, fu De Vito stesso a chiamare i carabinieri, tentando di dare la colpa dell'accaduto all'operaio.

Nell'interrogatorio di questa mattina, durato poco meno di mezz'ora, la Michta era ascoltata in qualità di parte lesa.

"Contrariamente ai precedenti incontri col pm, la mia assistita, questa mattina, era molto calma - ha detto l'avvocato Roberto Fava, legale della della Michta, nel caso Rizzello -. Ha ricostruito la vicenda in modo preciso, senza angoscia, né incertezze. In futuro, per questo episodio, potrebbe essere ascoltata nuovamente. Ma questa è la nostra preoccupazione minore. Quello che ci preme davvero è dimostrare la sua totale estraneità al delitto Rizzello e farla uscire dal carcere il prima possibile".


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