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Tarquinia - La cittadina potrebbe diventare tappa della famosa gara
Il patron della Milano-Taranto in visita al Top16
Viterbo - 28 giugno 2010 - ore 19,30

- Impegnata nel controllo e nella revisione della frecciatura del lungo percorso, l’equipe organizzatrice della Milano-Taranto ha già fatto scalo al Top16 di Tarquinia che sarà sede, il prossimo 7 luglio di una pausa della terza tappa Principina-Latina con i previsti controlli orari e ristoro/degustazione.

"Questa sosta, tra l’altro voluta e caldeggiata da molti dei partecipanti - ha affermato il patron della MI-TA Franco Sabatini che segue personalmente e instancabilmente anche tutte le operazioni pregara - vuole essere un vero e proprio omaggio alla città di Tarquinia, alla sua storia, alle sue bellezze ambientali ed archeologiche etrusche rinomate in tutto il mondo.

Non è escluso che il prossimo anno, se si verificheranno tutte le condizioni necessarie, Tarquinia possa essere sede di tappa della Milano-Taranto edizione 2011, che celebra il suo venticinquennale".

Ad accoglierlo nel centro commerciale cittadino per l’AssoGestoriTop16 Luigi e Tiziana Tiselli rispettivamente consulente tecnico e responsabile del coordinamento accoglienza della Milano-Taranto accompagnati da Alessandro Sacripanti ed Emiliano Propeti, presidente e segretario della sez. di Tarquinia Protezione Civile A.E.O.P (Associazione Europea Operatori di Polizia), che hanno preso accordi di carattere tecnico-operativo al fine di assicurare un transito ed una sosta agevole ai piloti ed alle 260 moto della corsa nei tratti di strada di ingresso alla città ed ai parcheggi del centro commerciale.

Alla Milano-Taranto è giunto anche il saluto di Marzia Marzoli, presidente del S.I.B di Tarquinia (Sindacato Italiano Balneari). "Siamo felicissimi di dare il benvenuto alla carovana multietnica della leggendaria Milano Taranto il 7 luglio prossimo - si afferma nel messaggio di Marzoli -. I partecipanti saranno i benvenuti nella nostra città balneare che non perderà l'occasione per lasciare un simbolo di cordialità e scambio culturale tra i vari paesi rappresentati dai piloti delle moto provenienti da tutta Europa. Come presidente del S.I.B. (sindacato Italiano balneari) Tarquinia saremo presenti per darvi il benvenuto".

"Nell’essere onorati da quanto espresso dal SIB, siamo però dispiaciuti - afferma Natalina Sabatini della segreteria organizzativa Moto Club Veteran “San Martino” e controlli orari MI-TA anche lei presente al sopralluogo effettuato al Top16 - non poter soddisfare la richiesta del presidente del sindaco italiano Balneari Marzoli di effettuare anche una sosta al Lido di Tarquinia.

E’ solo una questione di carattere tecnico al fine di non stravolgere e compromettere il regolare svolgimento della terza tappa Principina-Latina. E’ un problema, purtroppo, di rispetto dei tempi. Se il prossimo anno Tarquinia sarà, come tutti ci auguriamo, sede di tappa, i piloti e le moto della Milano-Taranto sfrecceranno anche sul Lungomare di Tarquinia-Lido.

Questo non è solo un impegno ma anche una promessa d’onore che facciamo al sindacato Balneari di Tarquinia ed al suo presidente Marzia Marzoli".

Saluti di prebenvenuto sono pervenuti anche da Sergio Cesarini, responsabile dei punti di accoglienza turistica all’interno del Museo Nazionale Etrusco e della Necropoli Unesco di Tarquinia e dai responsabili della Soc. Coop. Horta e dell’OrtoTuscia srl che il 7 luglio sottoporranno al giudizio della categoria assaggiatori della Milano-Taranto e di tutta la carovana i prodotti estivi tipici coltivati nell’agro di Tarquinia.

Oggi la Milano-Taranto ha tralasciato, nei suoi circa 2000 chilometri di tragitto, il carattere competitivo diventando una passerella unica al mondo di moto d’epoca, un vero e proprio museo itinerante con piloti proveniente da ogni continente, prediligendo, tra l’altro, l’aspetto turistico, storico, eno-gastronomico e di promozione del territorio italiano. Ma la rievocazione storica attuale non può non far ritornare la memoria indietro nel tempo a quando (ed anche a chi non ha vissuto quei periodi si accappona la pelle ed è attraversato da un brivido di commozione), nella fine degli anni trenta, i piloti, per regolamento, dovevano percorrere 1.400 chilometri in una sola notte: da nord a sud, da Milano a Taranto passando per Roma, attraversando rocambolescamente le strade italiane dell’epoca con il gas a tavoletta! Da qui la leggenda per una delle corse più appassionanti del globo.


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