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Viterbo - Il centro orientamento lavoro traccia un bilancio degli ultimi 12 mesi di attività
Oltre 500 nuovi iscritti in un anno
Viterbo - 29 giugno 2010 - ore 14,30

Giovanni Bartoletti, assessore comunale alle Politiche occupazionali e Carmine Di Filippo, responsabile del Col
Giovanni Bartoletti
Carmine Di Filippo
- 542 nuovi iscritti in un anno.

E' l'incoraggiante traguardo raggiunto negli ultimi 12 mesi dal Centro orientamento lavoro (Col) del Comune di Viterbo.

"Un risultato che ci riempie di orgoglio", dichiara Giovanni Bartoletti, l'assessore comunale alle Politiche occupazionali che, questa mattina, ha illustrato alla stampa i dati dell'analisi socio-occupazionale del Col, insieme al responsabile Carmine Di Filippo. Un'indagine volta a tracciare un profilo della variegata utenza che, giornalmente, si rivolge al centro per inserirsi nel mercato del lavoro.

"Alcuni dati sono allarmanti - spiega Bartoletti -. Come quello riguardante la quantità di disoccupati over 40. La maggior parte di questi sono padri di famiglia che non riescono a mantenere moglie e figli. Il 53% delle persone che si rivolgono al Col è rappresentato proprio da loro".

Cattive notizie anche sul fronte degli inoccupati. "Più del 47% di questi ha tra i 18 e i 32 anni. Ancor più preoccupante il fatto che il 30% di loro, pur avendo più di quarant'anni, non ha mai lavorato. Il resto degli inoccupati, il 21,36%, ha un'età compresa tra i 33 a i quarant'anni".

Tra le categorie prioritarie, i disoccupati di lunga durata (31,39%), quelli over 40 che desiderano rientrare nel mondo produttivo (29,77%) e quelli con famiglia senza reddito o in gravi condizioni economiche (23,62%).

"Un nostro rammarico - afferma Di Filippo - è quello di non riuscire ad aprire una stretta sinergia con il carcere Mammagialla, per il reinserimento dei detenuti nel tessuto sociale e lavorativo".

Quanto alla formazione professionale, negli ultimi due anni 15,68% degli utenti ha frequentato corsi specifici. Questi ultimi, però, nella maggior parte dei casi non rispondono alle reali esigenze lavorative. "Le risorse per la formazione - dichiara Di Filippo - sono limitate. La crisi morde. Ma nonostante questo si continua a investire in interventi formativi di scarsa utilità, che non permettono di inserirsi nel mercato del lavoro. L'unica soluzione per chiudere l'emorragia dei disoccupati è tenere conto dei reali bisogni del territorio, facendo dei corsi mirati".

La vera speranza, in realtà, è l'aeroporto. "Domani - annuncia Bartoletti - l'amministrazione comunale di Viterbo incontrerà il ministro dei Trasporti Altero Matteoli. Ci aspettiamo di ricevere buone notizie, soprattutto perché l'aeroporto sarebbe una boccata d'ossigeno per l'economia della Tuscia. Specie in termini di occupazione".


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