Per tutti, Nicolas Hayek è stato e rimarrà il fondatore di Swatch, inteso sia come orologio, sia come un gruppo che ha preso questo nome e che oggi è leader a livello mondiale, nei prodotti finiti e nei componenti, con molti marchi in tutte le gamme, da quella più accessibile nei prezzi sino al lusso. Era di padre libanese e madre americana, ma il suo destino era di lavorare ed ambientarsi in Svizzera, diventandone uno dei principali imprenditori. All'inizio degli anni 80 Hayek era stato chiamato in pratica a recitare l'atto finale, come consulente, di una parte rilevante dell'industria elvetica degli orologi.

Attaccata nella gamma bassa dalla concorrenza giapponese, in difficoltà nella gamma alta per uno scarso tasso di innovazione, l'industria elvetica pareva spacciata. Hayek doveva liquidare due holding importanti. Fece il contrario: le fuse, ne divenne azionista e di lì a poco, con l'aiuto di manager e tecnici, si inventò lo Swatch, un misto di plastica, marketing, prezzi contenuti, ma anche di nuovo design e di microelettronica elvetica di qualità. Nel contempo, Hayek non dimenticò la gamma alta del made in Switzerland, che rilanciò, in omaggio ad una diversificazione dei prodotti che sarebbe stata sempre uno dei suoi cavalli di battaglia.

Tra il 1983 ed il 1986 nacque quello che sarebbe diventato più tardi lo Swatch Group. Fu un impulso forte anche per gli altri marchi dell'industria svizzera degli orologi, che in effetti risalì gradualmente la china. Hayek divenne famoso per i suoi grandi sigari, di cui il suo ufficio nel quartier generale di Bienne era in effetti pieno, e per i molti orologi contemporaneamente portati ai due polsi. L'establishment elvetico prima studiò Hayek, poi, dopo il suo successo, lo cooptò. a pieno titolo.