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I manifesti affissi al Corso |
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- Il 2 giugno? Solo una data funesta per l'Italia.
Almeno per il circolo reale monarchico di Viterbo. Ma non perché in questa data è nata e si celebra la Repubblica italiana. Ma perché il 2 giugno del 1882 moriva a Caprera Giuseppe Garibaldi.
Passando di fronte alla bacheca del circolo reale in Corso Italia si leggono i manifesti listati a lutto con la data del 2 giugno.
I bravi repubblicani potrebbe pensare a un insulto alla loro Italia, ma leggendo meglio le scritte più piccole si vede chiaramente l'omaggio all'eroe dei due mondi.
Questa data, tanto cara all'ex presidente della Repubblica Azeglio Ciampi, per i monarchici altro non è che la morte dell'amato Giuseppe Garibaldi, che l'Italia sì l'ha fatta ma per i reali.
Di Repubbliche e feste che cadono nell'anniversario della morte dell'eroe non ne vogliono nemmeno parlare i monarchici viterbesi. Se non per dire che è una data funesta.
Peccato per loro, noi la Repubblica c'è la teniamo. Pregi e difetti. Di re che aprono al fascismo, che emanano le leggi razziali, che scappano o che cantano a Sanremo non ne sentiamo proprio l'esigenza.
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