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Giulio Marini
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Riceviamo e pubblichiamo - Condivido con i consiglieri del Pd il riconoscimento del ruolo primario del consiglio comunale, fatto di maggioranza e opposizione con uguali diritti e doveri: l'assemblea comunale rappresenta i cittadini, è espressione massima di democrazia.
I suoi appartenenti devono agire con grande senso di responsabilità. Se non credessi profondamente in questo, non avrei nemmeno pensato di entrare in politica per servire la mia città e interpretare le istanze dei miei concittadini.
Non a caso ho riconosciuto, qualche giorno fa, il grande senso di responsabilità della minoranza in occasione dell'approvazione di alcuni importanti punti all'ordine del giorno.
Il lavoro del consiglio è fatto di questo, ma anche di momenti di dialettica particolarmente forte, a volte violenta. E' quel che è accaduto nella vicenda di Massimo Fattorini: la discussione si fa accesa, gli animi si riscaldano, le parti politiche scoprono i denti, scappano parole ed affermazioni eccessive.
Con ciò non voglio giustificare Massimo Fattorini: è giusto aver rimarcato un atteggiamento sbagliato, ma credo che ci sia anche da soffermarsi sulla sincerità, la schiettezza, la generosità di una persona che, proprio perché profondamente umana, si è lasciata andare.
E per questo, come capo della coalizione di maggioranza, sono io a chiedere scusa ai consiglieri Pd. Sono certo, conoscendo Massimo, che episodi del genere non accadranno più.
E, avendo potuto apprezzare la serietà della minoranza, li invito ad affidarsi alla saggezza di chi ben comprende che la dialettica accesa ci sta tutta in un consiglio comunale, ma che è certamente più importante lavorare agli argomenti deputati al bene della comunità cittadina.
Quanto poi alle considerazioni relative al lavoro della IV commissione, di cui Fattorini è presidente, cercheremo di svolgere un approfondimento sui temi in discussione, con l'obiettivo di sveltirne l'iter procedurale.
Giulio Marini
sindaco di Viterbo
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