Il tribunale di Viterbo

Compariranno in mattinata davanti al gup Salvatore Fanti i 38 indagati nell'ambito dell'inchiesta sul Cev.

Tra questi l'ex sindaco di Viterbo Giancarlo Gabbianelli, il direttore generale del Comune Armando Balducci, il presidente del Cev Attilio Moretti.

L'accusa, rappresentata dai pm Franco Pacifici e Paola Conti, è di abuso d'ufficio e annotazione di fatture per operazioni inesistenti. 16 dei 38 indagati sono accusati, inoltre, di associazione a delinquere.

L'inchiesta della Procura di Viterbo si concentra sul periodo compreso tra il 2002 e il 2008. Ha preso avvio dal sequestro di un'immensa mole di documenti da parte della guardia di finanza, che vi riscontrò diverse anomalie. A cominciare dagli importi "gonfiati" che il Comune avrebbe versato al Cev per l'esecuzione dei servizi. Fino a pagamento di spese straordinarie, che avrebbero generato debiti fuori bilancio.

E' proprio a partire dall'inchiesta sul Cev che la Procura ha aperto, successivamente, nuovi fascicoli. Il primo è quello dell'operazione Dazio, che portò all'arresto, nel settembre 2009, dell'ex caposervizio di Palazzo dei Priori Massimo Scapigliati, accusato di corruzione e concussione. Con lui finirono in manette gli imprenditori Dario e Domenico Chiavarino e i funzionari della Soprintendenza e della Regione Giovanni Fatica, Antonio Di Cioccio e Giuseppe De Paolis.

L'altro filone d'indagine è quello sulla variante al piano regolatore necessaria a ospitare il futuro aeroporto. Un'inchiesta che travolse anche l'ex assessore Fabrizio Purchiaroni, che rassegnò le sue dimissioni.

Oltre a lui, ricevettero gli avvisi di garanzia Armando Balducci e i due dirigenti comunali Emilio Capoccioni e Giorgio Falcioni.